|
|
No degli ambientalisti alla nuova centrale termoelettrica
Secondo Legambiente, WWF e Italia Nostra la proposta di Eni non tiene conto dell'impatto ambientale e dell'eccesso di produzione di energia in Liguria
Arcola -
Si parla dell'ipotesi della costruzione di una nuova centrale termoelettrica a metano in provincia della Spezia. Attualmente ad Arcola (SP), dove in precedenza sorgeva una raffineria, è collocato un deposito combustibili usato e gestito da Arcola petrolifera. Questa già da qualche anno a proposto di realizzare in quel sito una nuova centrale termoelettrica. Legambiente, WWF e Italia Nostra sono contrarie a questo appesantimento del carico energetico regionale per più di una ragione: la Liguria produce infatti energia elettrica in eccesso rispetto ai suoi fabbisogni, con i due terzi della produzione complessiva che se ne vanno fuori dalla territorio regionale; inoltre la magistratura aveva già dichiarato che la centrale termoelettrica di proprietà Enel già esistente a Vallegrande, con potenza di 1200 Mega Watt, doveva più di 300 miliardi delle vecchie lire per danni ambientali alla città di La Spezia. Le associazioni ambientaliste vogliono inoltre portare l'attenzione sul rispetto delle norme, e in particolare chiarire se l'attuale deposito di idrocarburi rientra nei livelli esposti nell'articolo 17 del decreto Ronchi e nelle norme per la sicurezza degli impianti. |
|
|
|
Ultimo aggiornamento ore
20:02 del 18.10.04 | redazione
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Design/Codice
Diemmedi
Progetto
Contatto Radio
|
|