Roma -
Questa che inizia oggi è una settimana di scioperi in tutta Italia per la funzione pubblica, a causa del mancato rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro. Esiste infatti una grande differenza tra la richiesta dei Sindacati per un' aumento dell'8% sul salario e l'incremento fissato in finanziaria al 3,7% dal governo, che ha inoltre già comunicato la mancanza di fondi per la previdenza integrativa. A livello nazionale i Sindacati prevedono un'adesione dell'80 %; a livello locale, mentre lo sciopero ha già interessato oggi le province di Firenze e Genova, alla Spezia i dipendenti si fermeranno già domani mattina con questa articolazione: le prime due ore incroceranno le braccia i dipendenti degli enti locali, le ultime due ore quelli della Sanità pubblica e dalle 10 alle 12 sciopereranno agenzie fiscali e ministeri. Dalle 12 è anche previsto un presidio davanti alla Prefettura della Spezia, dove le segreterie provinciali dei Sindacati di categoria prevedono un'affluenza di 400/500 scioperanti. Un discorso a parte meritano alla Spezia i dipendenti dell'indotto difesa, visto che non è stata ancora sviluppata l'ipotesi ventilata di una sinergia con i privati e in generale si assiste, secondo i Sindacati, ad un depauperamento sia di impianto organico che di investimenti, oltre che di tecnologia e formazione professionale. A Massa Carrara i dipendenti del servizio pubblico sciopereranno venerdì 22 ottobre a fine turno, nelle ultime due ore, mentre le iniziative di protesta saranno decise nei prossimi giorni. Sentiamo infine alcuni particolari sulla vertenza dalla voce di Crescenzo Rasile della funzione pubblica CGIL di Massa Carrara. |