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Migliaia di italiani al Social Forum Europeo di Londra
Dopo la manifestazione di domenica nella capitale inglese il movimento rilancia le proprie iniziative
Londra -
Si è chiuso ieri, con la grande manifestazione per il ritiro delle truppe dall'Iraq, il Social Forum Europeo di Londra . In queste ore le centinaia di italiani e di toscani che hanno partecipato alla tre giorni di dibattiti e workshops stanno facendo ritorno a casa.
Porteranno con sé sicuramente molti spunti di riflessione e molte indicazioni per continuare a lavorare nelle proprie città sui temi della pace e dello sviluppo sostenibile.
La guerra è' stato ancora una volta il tema centrale della discussione e degli approfondimenti all'interno del movimento. Si è cercato però di allargare lo sguardo oltre la missione militare in IRAQ, parlando di strategie di disarmo, di esercito europeo e soprattutto di Palestina e Medioriente. Moltissimi gli interventi ed i forum su quest'ultimo tema e molto forte la volontà emersa, da parte di tutti i partecipanti, di porre fine alla politica di vero e proprio apartheid che Sharon sta portando avanti in Israele. Si sono avuti momenti di vera e propria commozione quando c'è stato il confronto tra il primo Refusnik israeliano – cioè un militare che ha rifiutato di andare nei territorio occupati – ed una madre palestinese a cui è stato ucciso il figlio. Entrambi determinati a lottare per un futuro di pace per Israeliani e Palestinesi.
Accanto ai dibattiti sui temi generali decine e decine di incontri per approfondire le strategie possibili di sostegno alle lotte sociali, ambientali e contro le privatizzazioni .
Il Social Forum però, è stato anche e come sempre momenti di confronto tra culture e forme espressive diverse : dalla musica rasta a quella hip hop, dai gruppi più conosciuti alle esibizioni estemporanee del Pink Blok il clima è stato come sempre di grande socialità. Tenendo fede anche in questo allo spirito dell'evento.
Già tracciati i prossimi appuntamenti, con Italiani e spagnoli che hanno ricevuto l'appoggio internazionale, alle manifestazioni previste alla fine di ottobre contro la guerra e per un altra Costituzione Europea. Una costituzione che tenga conto di questa opinione pubblica che continua ad invadere le strade del continente per gridare le proprie idee |
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Ultimo aggiornamento ore
19:19 del 18.10.04 | redazione
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