La Spezia - Cresce a La Spezia l'attenzione intorno alla Conferenza dei Servizi convocata per mercoledì prossimo 20 di ottobre: gli operatori nautici si aspettano infatti un segno tangibile per sbloccare  lo stato di impasse sulla questione della bonifica e di conseguenza sullo stato dei lavori intorno al porto di La Spezia. In pratica dopo la sentenza Tar del 18 marzo scorso che conferma la linea degli ambientalisti contro il dragaggio del Golfo, i soggetti interessati, che ovviamente comprendono anche i sindacati, aspettano un via libera almeno per operazioni parziali che consentano la ripartenza dei lavori. Dal canto loro le associazioni ambientaliste saranno presenti alla conferenza dei servizi, per vigilare sul rispetto della sentenza Tar, ma c'è anche per fare controproposte o valutare le  posizioni di mediazione che  aiutino lo sviluppo del porto. Intanto Enrico Schiaffini, Presidente del Comitato promotore del ricorso al tribunale amministrativo della Liguria, ha confermato ai microfoni di Contatto radio la sua posizione di apertura su ciò che non rientra nella sentenza del 18 marzo, inclusi interventi di dragaggio parziale nei fondali antistanti le strutture per la nautica.
Visto anche il preventivo di 12 miliardi di euro, presentato dai tecnici olandesi incaricati dalla Port Authority per la Bonifica, anche una parte consistente del mondo politico spezzino sta auspicando soluzioni giuridiche certe che aprano maggiori possibilità di movimento.