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Rischio inquinamento cibi e acqua
In corso accertamenti per verificare il grado di nocività del terreno
S. Stefano -
C'è forte preoccupazione sullo stato ambientale di un ampia zona del territorio nel Comune di Santo Stefano Magra dopo che in questi giorni i rilievi dell'ARPAL e dell'ASL hanno evidenziato concentrazioni sopra la norma di piombo e cadmio. L'area interessata copre oltre 8400 metri quadrati coltivati ad erba medica oltre ad un terreno abbandonato di 1200 metri ed è molto vicina al corso del fiume Magra. Accanto alla zona interessata dai sopralluoghi sorgeva la discarica SICAM che tra la fine degli anni 70 e l'inizio degli anni 80 ottenne l'autorizzazione della Regione Liguria per interrare i residui delle lavorazioni ENEL. L'attività venne successivamente bloccata anche grazie all'opposizione del Comune di Santo Stefano ma ormai la situazione ambientale era compromessa, tanto che l'ex discarica veniva classificata come il sito maggiormente a rischio della Liguria nel Piano di Bonifica del 1999. Per la bonifica del sito sono previsti lavori per un importo di 20 milioni di euro. Purtroppo però in questi anni i rischi ambientali sembrano essere aumentati intorno all'area con fenomeni di discariche abusive di batterie esauste ed altri materiali a forte concentrazione di piombo. E questo ha portato al provvedimento di questi giorni di divieto delle coltivazioni e di ulteriori verifiche su eventuali inquinamenti delle falde acquifere. Resta da capire come sia stato possibile che in un area soggetta a bonifica si siano verificati fenomeni di scarico abusivo. Su questo è stato fatta una segnalazione alla Procura della Repubblica e sono in corso ulteriori accertamenti. |
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Ultimo aggiornamento ore
18:36 del 12.10.04 | redazione
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