Massa-Carrara - Oggi, in occasione della 54sima giornata nazionale dedicata agli invalidi civili, si sono svolti incontri sul tema sia a Massa-Carrara che a La Spezia. In entrambi i casi i presidenti provinciali di Amnil (l'associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro), Michele Secchiari per Massa Carrara e Giancarlo Ripoli per La Spezia, hanno posto l'accento sulla preoccupante situazione nazionale, che potrebbe aggravarsi a causa dei tagli nella nuova legge finanziaria, che non prevede stanziamenti per la prevenzione degli infortuni, mentre attua una cospicua riduzione dei trasferimenti alle regioni, con evidenti ripercussioni sulla protezione sociale dei lavoratori. In particolare, Michele Secchiari, durante l'incontro al Teatro Verdi di Carrara, si è indignato per i ritardi del governo: nel 2004 c'è stato un' aumento di un punto percentuale delle rendite Inail, eppure l'incremento non ha avuto nessuna conseguenza positiva per gli aventi diritto. A suo giudizio sono inoltre inadeguati i risarcimenti: ogni invalidità viene valutata in punti Inail molto meno, a volte anche del 50 %, rispetto a quanto accadeva 50 anni fa. Come contromisura l'Amnil propone per la scuola lezioni sulla sicurezza sul lavoro e soprattutto una modifica del testo unico Inail, vecchio di 40 anni: da ieri è scattata anche nelle due province una raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare. A livello nazionale i dati degli incidenti sul lavoro parlano di un calo nello scorso anno di un 1,50% rispetto al 2002, con 100 persone al mese morte sul posto di lavoro; sul versante normativo, il nuovo testo unico, già in odore di polemica, sarà varato solo nel 2005: dieci anni fa è stato approvato il decreto legislativo 626 sulla prevenzione del rischio di infortuni sul lavoro. L'ultimo monitoraggio disponibile è del 2003 ed è stato promosso promosso dal coordinamento delle regioni e delle province autonome. Dai dati estrapolati su un campione di 8000 imprese si evince che se un 96% di queste ha attivato il servizio di prevenzione e protezione, con l'individuazione formale del responsabile sulla materia, quest'ultimo opera a tempo pieno solo nel 25% dei casi; in generale, anche ad una prima lettura dei dati, si può osservare quindi un'applicazione meccanica e nominale delle norme, senza una verifica del reale funzionamento delle stesse.