La Spezia -
Continua alla Spezia il dibattito sulle possibilità di sviluppo dell'area portuale, dopo la sentenza del TAR Liguria che ha escluso qualsiasi progetto di dragaggio del golfo, prima che questo sia bonificato. Proprio sull'entità della bonifica si è discusso questa mattina alla Spezia, dopo che nei giorni scorsi l'autorità portuale ha paventato in queste condizioni l'immobilità dell'economia portuale. Un incontro a larga partecipazione che ha visto partecipare rappresentanti della Regione, della Provincia e del Comune, insieme a Confcommercio, Confesercenti e Sindacati Confederali: al centro del dibattito, la minaccia dell'autorità portuale di presentare un nuovo ricorso contro il TAR al Consiglio di Stato sul caso dragaggio.
Dopo un confronto tra tutti i soggetti presenti è stato richiesto un incontro urgenitissimo al ministero dell'ambiente, il cui intervento a questo punto è stato giudicato indispensabile per fare chiarezza sulla quetione dragaggio. La posizione emeresa in modo unitario dal tavolo di questa mattina - e che sarà inoltrata al ministero - è quella in favore di una bonifica parziale nelle parti di golfo più strategiche per le attività del porto.
Il fronte ambientalista della Spezia resta comunque estremamente scettico sulla possibilità di una bonifica parziale: il timore delle associazioni è che si tratti di un escamotage per riaprire la strada al dragaggio. Il comitato ambientalista promotore dell'ultimo ricorso al TAR ha tenuto a chiarire la sua posizione, attraverso l'intervento del suo del suo Presidente, Enrico Schiffini «non si possono mettere sullo stesso piano il dragaggio del canale navigabile che attraversa tutto il golfo e gli interventi di piccola entità che riguardano aree limitate della costa» ha detto Schiffini. In sostanza quindi gli ambientalisti nulla hanno in contrario alle bonifiche parziali mirate a migliorie strutturali in aree limitate del golfo mentre continuano ad opporsi, forti anche della sentenza del TAR, ad interventi più estesi, come quelli che verrebbero avviati dalle operazioni di dragaggio.
Intervendeno sul caso Legambiente La Spezia si spinge ancora oltre le posizioni emerse nel corso dell'incontro di stamani e ribadisce la necessità di una bonifica totale del Golfo, escludendo però qualsiasi intervento di dragaggio: da momento che l'area rientra interamente nel Sito ambientale di interesse nazionale Pitelli, dicono da Legambiente, la bonifica per lotti dovrà essere progettata all'interno di un quadro di programma il cui fine ultimo è quello delle bonifica totale del golfo spezzino. |