La Spezia -
La situazione degli LSU nella Provincia di La Spezia rischia di sfociare in una protesta dalle dure connotazioni come già è accaduto a Massa Carrara. 20 lavoratori socialmente utili rimasti senza collocazione hanno annunciato infatti per Lunedì 5 aprile un'iniziativa simile a quella messa in atto dagli exlusi apuani, progettando di incatenarsi davanti al palazzo della provincia della Spezia. La protesta mira a sottolineare il rifiuto rispetto alla soluzione proposta dalle istituzioni che avevano proposto alle 39 persone rimaste senza impiego una fuoriuscita di 30 milioni di vecchie lire. Dei 738 lsu impiegati nella provincia della Spezia, 421 sono stati collocati con contratti a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione, 116 hanno firmato contratti di collaborazione per enti pubblici mentre altri sono confluiti nel privato, circa una cinquantina di persone avrebbe poi accettato al 31 dicembre la fuoriuscita. A questo punto restano da collocare 39 lavoratori: in un recente incontro provincia e regione hanno proposto loro l'avvio di un progetto ad hoc, che prevederebbe sgravi fiscali alle aziende pubbliche e private intenzionate ad assumere e corsi di formazione a finanziamento pubblico. Secondo l'Assessore provinciale alle politiche del lavoro Paolo Gardini, entro la metà di aprile il progetto potrebbe essere pronto ma, allo stato attuale delle cose, la soluzione non sembra essere vicina dal momento che non esiste ancora un reale accordo né una ferma accettazione da parte dei 20 LSU sulle proposte delle istituzioni. |