Massa -
“Più di 20.000 incidenti stradali in meno grazie alla patente a punti”: è questa la scritta che campeggia sul fianco di un' autobus del Consorzio Apuano Trasporti, accanto alla faccia di Silvio Berlusconi, sorridente come sempre. Ora bisognerebbe aggiungere “....ma una corsa d'autobus in meno”, visto che ieri il cartellone ha convinto l'autista di turno, il sessantenne massese Giuseppe Mosti, a non salire sul mezzo, lasciandolo fermo al capolinea di Piazza delle Corriere a Massa, tra le proteste dei viaggiatori che avevano già preso posto e attendevano la partenza del mezzo che dal centro cittadino li avrebbe portati nelle frazioni montane. “Non voglio che qualcuno, come è accaduto sette anni fa, prenda a sassate l'autobus”avrebbe spiegato l'autista prima ai passeggeri, poi alla sala operativa del Cat ed ai Sindacati. Mentre il Cat provvedeva a mandare un sostituto, in piazza sopraggiungeva la Digos che prendeva nota dell'accaduto. Il conducente ha riferito che la sua scelta non sarebbe legata a ragioni di carattere politico ma a motivi di sicurezza, per garantire cioè l'incolumità sua e dei viaggiatori visto che, come detto, sette anni prima un mezzo guidato da un suo collega era stato preso a sassate da qualcuno che, evidentemente, non gradiva che attraverso gli autobus del servizio pubblico si facesse propaganda elettorale. Stamane però, l'azienda ha comunicato che per legge dovrà segnalare il fatto a Prefettura e Procura della Repubblica e valuterà quali provvedimenti prendere nei confronti dell'autista, che intanto è stato denunciato dalla questura per interruzione di pubblico servizio. In merito alla possibilità di affissioni sui mezzi pubblici di messaggi di propaganda politica, il Cat ha precisato che il fatto dipende da un contratto stipulato a suo tempo con un'agenzia esterna che gestisce gli spazi pubblicitari, ma ha anche annunciato che in futuro sarà possibile rivedere gli accordi. Infine sulla vicenda interviene Rifondazione Comunista: la Segretaria del Partito a Massa Carrara, Martina Nardi, ha annunciato che verrà presentata un'interrogazione parlamentare. “È grave”, ha commentato, “che si utilizzi il trasporto pubblico per pubblicità politica o elettorale a favore di qualsiasi partito”. “Siamo a fianco dell'autista”, ha concluso, “perchè il suo è stato un atto di disobbedienza civile molto coraggioso”. |