Portovenere -
È stato presentato questa mattina a Portovenere il progetto di riqualificazione dello “scheletrone” della Palmaria,uno degli ecomostri più discussi della zona. Il lavori di costruzione dell'edificio, di proprietà privata, erano stati avviati nel 1968, ma non erano mai stati portati a termine, lasciando sull'isola solo la struttura portante abbandonata a se stessa che ovviamente nel corso degli anni è diventata a dir poco fatiscente. Dopo quasi quaranta anni sembra essere quindi arrivata una svolta nella vicenda: il progetto di riqualificazione, curato dall'architetto Andreas Otto Kipar, esperto di progettazione del paesaggio prevede la demolizione parziale dello scheletrone, con il mantenimento del primo piano dove troveranno posto un punto ristoro, i servizi igienici e la sede del parco.
Alla presentazione del progetto hanno partecipato anche le associazioni ambientaliste, da sempre in prima linea contro lo scheletrone «Il progetto è stato curato da un architetto che da abbastanza garanzie» ha detto Luisa Rossi di Italia Nostra, che ha aggiunto « Noi come ambientalisti saremmo stati per l'opzione zero, cioè per abbattere lo scheleterone senza costruire altri manufatti. Non solo perchè la Palmaria è patrimonio dell'Unesco ma anche perchè l'isola si è conservata a lungo senza attraversare quelle fasi di speculazioni edilizia che invece si sono verificati in numerose zone delle coste liguri». Il timore degli ambientalisti è che la costruzione del punto ristoro avvii di fatto una nuova speculazione di carattere turistico su larga scala, un'ipotesi che le istituzioni sembrano escludere.
Il progetto, già approvato dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Artistici della Liguria, dovrà essere inserito nel Piano del Parco, per poi essere votato in regione. Entro la primavera del 2005 potrebbero partire i primi lavori. |