Carrara -
Oggi avrebbe dovuto essere una giornata decisiva oggi per il futuro dei Nuovi Cantieri Apuania. 150 lavoratori, RSU, i Segretari provinciali di Fiom, Film e Uilm, il Segretario della Camera del Lavoro di Massa Carrara Paolo Marini, il sindaco di Carrara Giulio Conti, l' Assessore alle attività produttive della Regione Toscana Ambrogio Brenna, i vertici delle istituzioni locali: tutte queste cariche e rappresentanze si trovano a Roma in queste ore per difendere a vario titolo e in modo diverso la causa del cantiere di Marina di Carrara. In prima linea i lavoratori che, così come era successo lo scorso 2 febbraio in occasione del primo incontro con il governo, hanno organizzato un presidio davanti a Palazzo Chigi, dove sono in attesa dell'esito della riunione. Questa si è aperta alle 17, anche se già dalla tarda mattinata sono iniziati gli incontri: il Segretario Marini e Alessio Castelli della Fiom hanno aggiornato i vertici nazionali di CGIL sui dettagli dell'operazione. Insieme a loro sta infatti partecipando alla riunione a Palazzo Chigi anche Giorgio Cremaschi, segretario nazionale di Fiom: si dimostra quindi compatto il Sindacato di categoria che non sembra affatto disposto ad accettare un'eventuale uscita di scena di Fincantieri ma anzi considera la partecipazione del colosso della navalmeccanica un elemento indispensabile al rilancio dei cantieri. Un punto su cui è d'accordo anche l' Assessore Regionale alle attività produttive Ambrogio Brenna, che questa mattina ha dichiarato: “Saremo a Roma animati da spirito collaborativo ma determinati nel chiedere il rispetto di quanto affermato dal governo lo scorso febbraio”. Brenna richiama qui la parte del documento uscito da Palazzo Chigi in cui il governo si impegnava a coinvolgere, per il rilancio di NCA, “imprese a capitale pubblico operanti nel settore”. Un nodo, quello sul nuovo assetto societario di NCA che da mercoledì scorso coinvolge anche l'armatore locale Bogazzi: il ruolo dell'imprenditore di Marina di Carrara è sicuramente un altro dei punti salienti della discussione, insieme al grande tema delle nuove commesse, rimaste per così dire in sospeso proprio in attesa del tavolo di oggi. Ad un passo dalla conclusione del Tavolo, sembra però essere escluso l'ingresso di privati locali nel nuovo assetto societario, mentre rispunta l'ipotesi Fintecna, ipotesi comunque già auspicata dalle rappresentanze sindacali. Insoddisfazione per il risultato incerto del tavolo è stato già espresso, senza ormai possibilità di smentita, dalla segreteria della Camera del lavoro di Massa-Carrara.
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