Massa-Carrara -
Il settore lapideo è in crisi: secondo le statistiche Istat il calo delle esportazioni a livello nazionale è del -8.9% sulla quantità e del -11.6% per quanto riguarda il valore economico. Particolarmente critica la situazione dell'export nel distretto Apuo-versiliese dove si registra un -16.7% nella quantità e un - 16% nei valori.
“La crisi” ha detto Enrico Profetti, segretario della Fillea Cgil della provincia di Lucca “si basa sia su fattori strutturali, legati alla tipologia dell'attività, sia su fattori congiunturali come ad esempio i cambi sfavorevoli e la concorrenza dei paesi asiatici. Il sindacato” prosegue Profetti “ha dato alcune possibili indicazioni su come affrontare la crisi: l'attivazione di una politica industriale del governo sul settore, la convocazione di un convegno nazionale sul marmo e reciprocità commerciale nei confronti dei paesi esportatori, più incentivi sulla produzione interna e infine una maggiore capacità consortile da parte delle industrie del settore.”
All'interno del quadro nazionale, la situazione del distretto apuo versiliese è particolarmente difficile: la mancanza di un consorzio forte e di un mercato ampio secondo i sindacati di categoria sono alcuni dei fattori che condizionano pesantemente la realtà locale.
Inoltre, proprio in queste settimane, si è rotta la trattativa sul rinnovo del contratto nazionale: tra sette giorni si aprirà un nuovo incontro tra Sindacati, Asso-marmi e Confindustria che torneranno a discutere del contratto. Se le richieste dei lavoratori non dovessero essere accolte sono già in programma nuove iniziative in tutto il paese: a livello locale sono previsti scioperi con presidi nelle aziende e sempre in zona, a Marina di Carrara, potrebbe tenersi una manifestazione di protesta a livello nazionale in occasione dell'apertura dell'Internazionale Marmi e Macchine, il prossimo 26 maggio.
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