Carrara -
Oggi è stata una lunga giornata di attesa per i lavoratori dei Nuovi Cantieri Apuania di Marina di Carrara: a Roma si è tenuta infatti la riunione tra Sindacati e i vertici di Sviluppo Italia, un incontro convocato per dare una svolta alle trattative sul futuro del cantiere, dove è in atto ormai da 5 giorni il blocco delle merci. Tre i temi all'ordine del giorno: piano industriale, ricapitalizzazione e soprattutto la discussione sulla possibilità di acquisire nuove commesse; un punto quest'ultimo di grande importanza perché proprio dall'arrivo di nuovi carichi di lavoro dipende la sopravvivenza stessa del cantiere di Marina. L'incontro romano, fissato per le 18 si è aperto con un'ora di ritardo e la discussione si è protratta fino alle 22. Da parte sua Sviluppo Italia (la società statale che detiene la maggioranza delle azioni di NCA) si è detta disponibile a partecipare alla ricapitalizzazione con una quota di 8 milioni di euro, quota che le garantirebbe ancora il controllo sul cantiere di Marina dal momento che gli altri possibili partner, Mps Merchant e Fintecna (da cui si attende ancora il sì ufficiale), entrerebbero comunque con quote di minoranza. Un'altra importante novità è uscita dalla riunione: Sviluppo Italia ha infatti designato Paolo Pietrogrande come nuovo amministratore delegato di NCA, che da oggi andrà quindi a sostituire Paolo Simeoni.
Superati questi due passaggi si è poi passati alla discussione sul piano industriale, in merito al quale si sarebbe parlato di un possibile accordo commerciale con Fincantieri che potrebbe garantire una serie di carichi di lavoro per il cantiere. Su questo punto il tavolo ha iniziato a “scricchiolare”: i rappresentanti dei lavoratori si aspettavano infatti notizie più certe sulle nuove commesse e hanno giudicato insufficienti le informazioni in materia fornite da Sviluppo Italia. “Senza garanzie sui carichi di lavoro il blocco continua” ha detto Alessio Castelli, segretario della Fiom di Massa-Carrara, esprimendo così la posizione unitaria dei Sindacati. A nulla sono serviti i tentativi di mediazione: alle 22.00, dopo tre ore di discussione, è arrivata la rottura, con i rappresentanti di CGIL, CISL e UIL che lasciavano il tavolo.
Resta aperto solo un piccolo spiraglio, attraverso la prefettura di Massa-Carrara che potrebbe attivarsi affinché il confronto riprenda: nel frattempo al Cantiere continuano i picchetti. |