Massa -
Si è concluso questa sera intorno alle 20.30 , dopo quasi tre ore di discussione l'incontro tra proprietà e rappresentanze sindacali sulla vertenza delle due aziende apuane Nasa e Tirrena. i rappresentanti della CR Electronic hanno risposto alle richieste avanzate dai lavoratori sulla base del piano industriale presentato la scorsa settimana. I dipendenti delle due fabbriche, a seguito delle assemblee interne, avevano steso un documento in cui si chiedevano maggiori dettagli sui progetti di ricerca per le nuove produzioni, la compilazione di un organigramma, la messa a norma degli impianti di verniciatura, l'autenticazione del piano industriale e un piano economico di gestione trimestrale. La risposta della proprietà su questi punti è apparsa ai sindacati e alle RSU delle due fabbriche piuttosto vaga, ma prima di esprimere un giudizio si dovrà attendere la reazione dei lavoratori che si riuniranno in un'ulteriore assemblea il prossimo venerdì per un aggiornamento sullo stato delle trattative. Non è detto che sulla linea da tenere i tre sindacati si presentino uniti, soprattutto per quanto riguarda il problema della cassa integrazione. Intanto arrivano voci preoccupanti per Nasa: Sviluppo Italia avrebbe chiesto la rescissione di tutti contratti con l'azienda a seguito di una valutazione assolutamente negativa sull'operato della proprietà. La società Futura prima e la CR Electronic sarebbero state poi assolutamente inadempienti circa gli impegni presi con Sviluppo Italia per il ricollocamento degli operai ex Dalmine: per questo motivo l'azienda dello stato avrebbe intrapreso le vie legali. La situazione si fa quindi sempre più complicata e gli incontri dei prossimi giorni saranno decisivi: dopo le assemblee dei lavoratori in programma per Venerdì mattina, è previsto per lunedì un nuovo tavolo istituzionale che dovrebbe fare chiarezza sul prossimo futuro delle due fabbriche di Massa. |