La Spezia -
Ancora nessuna sentenza è stata emanata sulla richiesta avanzata dalla proprietà sul trasferimento a Venezia di 35 lavoratori dei Cantieri San Marco di La Spezia. Quello di questa mattina è il secondo rinvio consecutivo, dopo la contestazione in giudizio da parte dei sindacati delle lettere inviate ai lavoratori. Il nuovo aggiornamento della seduta è arrivato al termine di alcune audizioni con persone informate dei fatti, tra cui Fabrizio Natale, Segretario provinciale della FIOM CGIL. Secondo i Sindacati tutti gli elementi già dibattuti hanno messo ulteriormente in luce le vere ragioni che hanno portato la Famiglia Proprietaria, gli italo-venezuelani Calderan, ad una decisione che ridurrebbe ulteriormente l'attuale organico. Già i 120 dipendenti attuali sarebbero infatti già in numero insufficiente per le esigenze di un cantiere navale con una reale volontà di rilancio industriale. Una dura battaglia è stata annunciata dalle rappresentanze sindacali nell'ipotesi di un sentenza non favorevole ai lavoratori, in linea anche con la recente risposta delle istituzioni locali nei confronti della proprietà. L'ampia area attualmente occupata dai cantieri non rispecchia infatti né la capacità produttiva né tantomeno l'attuale livello occupazionale: per questo era stata ventilata l'ipotesi di una revoca delle concessioni, che già costituivano un'eccezione nel Piano Regolatore di La Spezia, visto l'impatto ambientale dei capannoni sorti nella zona. La sentenza attesa per Mercoledì resta comunque una tappa importante per RSU e Sindacati, anche alla luce del recente incontro con la proprietà e della poca disponibilità nella trattativa mostrata da quest'ultima.oltre a questo, nell'ultimo periodo di lavoro ai Cantieri San Marco è arrivato un numero di commesse insufficienti e per di più rivolte quasi esclusivamente alle esigenze interne della stessa Famiglia Calderan.
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