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Rigassificatore di Panigaglia: verso il raddoppio?
Nuove pressioni dai vertici della Snam per aumentare le capacit dellimpianto, nonostante lopposizione di ambientalisti e forze politiche.
La Spezia -
Si ritorna a parlare dell’impianto di rigassificazione di Panigaglia, tra la Spezia e Portovenere. Non per la sua messa in sicurezza, o quantomeno per la riduzione del traffico di navi, ma per un possibile ampliamento. A fare pressioni lo stesso presidente della Snam Rete gas, Alberto Meomartini che in un recente convegno di Confindustria sull’energia, ha proposto addirittura il raddoppio delle capacità produttive dell’impianto. Ricordiamo che a Panigaglia, in quella che fino agli anni Sessanta era una splendida rada a breve distanza dal borgo delle grazie, il gas naturale che viene trasportato via mare dalle navi in forma liquida per risparmiare i costi di trasporto, viene rigassificato e immesso nella rete nazionale. Un procedimento non privo di rischi, al punto che i nuovi gassificatori, che pure suscitano ovunque accese proteste, sono previsti in mare aperto e non sulla costa, a ridosso di strade e centri abitati.
Immediate le prese di posizione negative, da parte di rifondazione comunista (“è singolare che si parli di ampliamento – dice il segretario provinciale Fabrizio forma – quando non si sono ancora rispettati i precedenti accordi che prevedevano un aumento dell’occupazione) delle forze ambientaliste, dei verdi, dei comitati di Portovenere e delle Grazie. Posizioni che preannunciano l’apertura di un nuovo contenzioso in un territorio già così provato dal punto di vista ambientale.
Fabio Nardini |
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Ultimo aggiornamento ore
19:45 del 10.05.07 | redazione
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