La Spezia - Lo scorso venerdì si sono chiusi i giochi per le liste alle elezioni comunali e provinciali del 27 e 28 maggio alla Spezia. Quattro i candidati in lizza per la carica di Sindaco e quattro per la carica di presidente delle Provincia.

Il centrosinistra schiera Massimo Federici alle comunali e Marino Fiasella alle provinciali, entrambi usciti vincitori alle primarie tenute lo scorso febbraio, entrambi candidati sotto il segno della continuità, in quanto già assessori nelle precedenti giunte. Massimo Federici poi ha avuto anche una sorta di investitura dal sindaco uscente Giorgio pagano. Per le elezioni dei quaranta consiglieri comunali saranno comunque in lizza 730 candidati rappresentanti di 18 liste, la maggior parte delle quali aggregate ai due opposti schieramenti.
Il centrodestra schiera invece Gianluigi Burrafatto al Comune – già sindaco socialista della Spezia negli anni Ottanta – e Renato Chironna alla Provincia.

Due le liste estranee ai principali schieramenti, entrambe presenti sia alle elezioni provinciali che a quelle comunali.  Una – la Lista che fa capo a Schiffini – si collega a un comitato di ispirazione ambientalista nato sull’onda delle polemiche intorno all’ampliamento del porto; non proprio un comitato popolare nel senso ordinario della parola, in quanto promosso e sponsorizzato da una singola personalità, quella dell’industriale Enrico Schiffini portatore di un progetto di sviluppo della città basato sulla nautica da diporto e sul turismo. L’altra, la lista denominata “l’albero dei diritti” legata ad Arturo Fortunati e ad altre personalità uscite da Rifondazione Comunista, comunque schierata attivante sui temi della difesa dell’ambiente e dei diritti della cittadinanza. Entrambe le liste presentano propri candidati sia alla carica di sindaco – Schiffini per la prima e Fortunati per la seconda – che a quella di presidente della provincia – Giovanni Pampana per la lista “L’albero dei diritti” e Davide Rapallini per la Lista Schiffini.
La campagna elettorale alla Spezia è comunque solo agli inizi e si preannuncia molto intensa, sui temi più scottanti per la città: l’ambiente, lo sviluppo economico, il destino delle aree militari dimesse, la valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale del territorio.

Fabio Nardini