Si è conclusa all’inizio di questa settimana la raccolta di firme per scongiurare gli aumenti delle tariffe dell’acqua decisi da ACAM l’azienda spezzina del servizio idrico. Martedì scoro il comitato Acqua bene comune ha consegnato le oltre 1500 firme all’assessore provinciale Marino Fiasella.
Obiettivo degli organizzatori è quello di bloccare l’aumento del 14% delle tariffe, al quale nel 2007 dovrebbe aggiungersi un ulteriore incremento del 5-6%, e innalzare la soglia di consumo minimo, a prezzo contenuto, dagli attuali 50 litri ad almeno 150. Alle contestazioni dei rappresentanti del comitato l’assessore Fiasella ha ribadito la necessità degli aumenti, e ha rivendicato i 50 litri di consumo minimo considerati un incentivo a limitare gli sprechi.
“Non c’è stata alcuna risposta concreta – ha dichiarato Augusto Caffaz di Sinistra critica – Vorremmo sapere quanta parte delle bollette già pagate dagli utenti è stata impiegata per mettere mano alla rete idrica, e quanto invece è stato utilizzato in operazioni commerciali che nulla hanno a che fare con la distribuzione dell’acqua alla Spezia, pensiamo ad esempio agli accordi con società che gestiscono gli acquedotti in Puglia”.
Le iniziative del comitato continueranno quindi, riprendendo il giro di incontri con la popolazione dei diversi quartieri della città, in vista della costruzione di un movimento per la difesa dell’acqua come bene essenziale per tutti. Prosegue inoltre la raccolta firme per una legge nazionale di ripublicizzazione dell’intero servizio idrico.
Fabio Nardini