Dopo essere riuscita, a fatica, a ottenere i dati sul quantitativi di marmo estratti a Carrara nel 2006, Legambiente Carrara torna lanciare l'allarme su quella che la stessa associazione aveva definito “la rapina delle cave”.
Nonostante tra il 2005 e il 2006 il numero di cave “ottime” (con quantità di detriti estratti inferiore al 60%) sia salito da 18 a 26 e quello delle cave “pessime” (con l’80-90% di detriti) sia sceso da 31 a 28, secondo Legambiente non si può parlare di un reale miglioramento, poiché le prime (quelle ottime) sono quelle più piccole e rappresentano solo una piccola frazione della produzione totale e la frazione maggiore, costituita dalle cave “scadenti” , nel 2006 è ulteriormente aumentata rispetto al 2005.
A confermare questa tesi, dicono ancora dall'associazione ambientalista, il dato sui quantitativi totali estratti, che nel 2006 sono aumentati di circa 100.000 ton (raggiungendo i 5.246.673 di ton), mentre la percentuale di detriti è rimasta praticamente invariata (82,8% anziché 82,9%).
Tutti i dettagli nell'intervista a Paola Antonioli di Legambiente Carrara
Cinzia Chiappini