“Siamo la spina nel fianco” ha esordito così Daniela Minutolo (portavoce provinciale dei Verdi) all’incontro organizzato oggi al centro Allende alla Spezia da Verdi e dalla lista Città del Sole. “Né tavoli né poltrone” il titolo del convegno, relatori Ferdinando Giorgieri, Roberto Lamma, Marco Grondacci. Ospite Massimo Federici, candidato sindaco del centrosinistra.
L’incontro è il tentativo dell’area ambientalista spezzina, che alle primarie dell’Unione ha espresso Ferdinando Giorgio e che ha ottenuto un buon 15% dei voti, di condizionare programmi e decisioni di Federici, un condizionamento non facile dal momento che certe scelte, ad esempio l’ampliamento dle porto, godono dell’appoggio di un po’ tutte le forze politiche in città e in regione.
Prendendo la parola, lo sfidante alle primarie Ferdinando Giorgieri ha incalzato il suo ex avversario su alcune delle questioni cardine del futuro della città, dal mancato risarcimento del danno ambientale causato dall’Enel (un cifra stimata intorno ai 200 miliardi di vecchie lire) alla possibilità di un referendum cittadino sul Piano Regolatore portuale, dalla questione della scarsa efficienza della macchina della pubblica amministrazione al rapporto tra l’università e sviluppo economico della città.
Ma più che risposte, gli organizzatori chiedono un riaggiustamento del programma politico del centrosinistra alla Spezia. Vedremo nelle prossime settimane quanto delle loro richieste sarà recepito dal candidato sindaco dell’Unione, Massimo Federici.
Le interviste di Fabio Nardini a Daniela Minutoli, portavoce dei Verdi, Roberto Lamma di Città del Sole e Massimo Federici, candidato sindaco dell'Unione