L’inizio della campagna elettorale alla Spezia è stato caratterizzato principalmente dalle dinamiche interne allo schieramento di centrosinistra, mentre gli altri candidati sono rimasti un po’ in ombra, ad eccezione del candidato sindaco per il centrodestra Gianluigi Burrafato. Candidatura che ha sorpreso per la svolta rispetto al passato politico di Burrafato, ex sindaco socialista della Spezia.
Ora comunque i giochi nel centrosinistra si sono davvero chiusi: da oggi sono scaduti i termini per la presentazione dei nominativi dei candidati alle primarie che si terranno il 4 febbraio prossimo. Due i nomi in lizza per la carica di sindaco: Massimo Federici dei Ds e Ferdinando Giorgieri dei Verdi e della lista La città del Sole; cinque invece per la presidenza della Provincia: oltre a Maurizio Graziano di Rifondazione Comunista ci sono tre candiati della Margherita: Fiasella, Schiaffino e Ambrosini. Mentre per il Comune, dopo il ritiro della ventilata candidatura di Lorenzo Forcieri, non ci sono stati grossi scontri tra le forze del centrosinistra (l’unico oppositore a quello che appare a tutti come il successore di Giorgio Pagano è infatti il verde Giorgieri), per la Provincia ci sono stati contrasti maggiori. Nella tradizionale logica spartitoria, infatti, la carica di Sindaco spetta ai Ds e la presidenza della Provincia alla Margherita. Ma Rifondazione, cercando di acquistare un peso maggiore nella politica cittadina, ha candidato Graziano (che incassa anche l’appoggio della sinistra Ds) mentre la Margherita si è spaccata al suo interno, al punto da presentare altri due candidati in opposizione a quello “ufficiale” Fiasella.
La decisione ora spetta ai cittadini che il 4 febbraio, nella sessantina di seggi sparsi nel territorio comunale e provinciale, potranno scegliere il candidato dello schieramento di centrosinstra alle elezioni della prossima primavera. Ricordiamo che le elezioni primarie sono aperte a tutti, anche ai non iscritti ai partiti. Resta da osserva che in questo primo scorcio di campagna elettroe, se si è molto parlato di nomi e schieramenti, ben poco è stato detto sui programmi e soprattutto sui veri problemi della città, quelli che hanno appassionato e diviso l’opinione pubblica: dall’ampliamento del porto alle questioni ambientali, dal destino delle aree militari in dismissione al declino occupazionale.
La speranza è che, una volta scelta la persona che sfiderà il centrodestra nella competizione elettorale, le questioni che interessano la città riescano finalmente ad affacciarsi nel teatro della politica.
Fabio Nardini
