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Ambiente: alla scoperta dei conflitti ambientali e territoriali
Il mese di settembre vede di nuovo in fermento comitati territoriali (No-tav- No-Mose e No-Ponte) per una manifestazione nazionale il 30 settembre a Roma.Intanto, il Sisde pubblica un'analisi,"alla scoperta della lotta dal basso" sui rischi sovversivi delle mobilitazioni popolari. Mentre un dossier critico e dettagliato sulla Tav- nodo di Firenze, giunge a Roma
Roma -
Si intitola “Alta Velocità, Nodo di Firenze: un progetto insostenibile per la città e per la sua area metropolitana alla luce del fallimento erariale, sociale e ambientale della tratta TAV Bologna-Firenze”, ed è una dettagliata ricostruzione critica della vicenda TAV in Toscana: 94 pagine fitte di fatti, argomenti, citazioni, valutazioni e proposte, il tutto aggiornato a settembre 2006, preparata dall'associazione idra di Firenze e che doveva essere consegnato al ministro di Pietro in visita nei giorni scorsi in toscana. Il ministro ha disdetto l'incontro con l'associazione per motivi non chiari ma il dossier è stato comunque inoltrato a Roma, il 7 settembre.
Tra gli aspetti più delicati della vicenda presentata nel dossier, la situazione in cui versa la costruzione della tratta TAV Firenze-Bologna (un lungo tratto della Galleria Firenzuola è in demolizione e in ricostruzione da oltre un anno e mezzo, nei pressi dell'autodromo del Mugello), su cui l'associazione chiede al ministro di avere informazioni sulla Commissione di collaudo in corso d'opera attiva sulla tratta.
L'associazione sottolinea in un comunicato lo “spirito costruttivo e collaborativo, in funzione dell'interesse collettivo”, con cui si propongono questi argomenti.
Sul versante nazionale, nel mese di settembre, si rilanciano iniziative collaborative e costruttive a tutti coloro che vivono conflitti ambientali e territoriali e che si oppongono alla distruzione dei luoghi.
I comitati No Ponte, No Mose, No Tav, stanno, infatti, organizzando una grande manifestazione nazionale a Roma, per il 30 settembre, per l'abolizione della legge obiettivo, il riconoscimento della sovranità delle autonomie locali. "Una manifestazione - recita il comunicato- che unisca tutte le tessere del nuovo mosaico di un'altra Italia capace di futuro.
Oltre alle organizzazioni promotrici (no ponte, no mose, no tav) hanno dato già la propria adesione la Rete del Nuovo Municipio, Legambiente, WWF, Sbilanciamoci, Carta, il Manifesto.
DI quale futuro possa aspettare l'Italia, se dovesse continuare il fronte della mobilitazione popolare, soprattutto a causa dei comitati organizzati come quello della Tav della Val di Susa, è rivelato nelle pagine di un'analisi pubblicata dal Sisde su 'Gnosis-Rivista Italiana di Intelligence', dal titolo, "alla scoperta della lotta dal basso".
L'articolo analizza i 'rischi delle rivoluzioni dal basso' partendo dalle battaglie No Tav in Val di susa. "Forme di protesta come la battaglia 'No Tav' appaiono ''difficilmente esportabili'' ma ''non e' trascurabile'' il rischio che si possa registrare, ''nell'ambito di mobilitazioni fortemente sentite dalla popolazione, una progressiva legittimazione di modalita' di lotta radicali''. Da amisnet.org |
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Ultimo aggiornamento ore
07:48 del 09.09.06 | redazione
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