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Migranti: esce il Libro Bianco sui Cpt
Se dei Centri di permanenza e di assistenza, i Cpta, sapevamo poco dallo loro creazione nel 1998, dal 18 luglio 2006 possiamo sapere tutto o quasi grazie ad un Libro Bianco, una ricognizione su una delle realtà più segretate d'Italia. Molte le violazioni alla nostra Costituzione e al diritto internazionale in questi centri costosi ed inefficienti.
Roma -
Il Libro Bianco sui Cpta è stato coordinato da Nicoletta Dentico e Maurizio Gressi su impulso di alcuni parlamentari del centrosinistra italiano. I dati che emergono nel rapporto sono allarmanti. Secondo Dentico, la violazione dei diritti fondamentali è una realtà quotidiana all’interno dei centri: strutture costruite con fondi statali nelle quali a centinaia di persone sono negati ogni giorno diritti basilari, come quello alla salute o alla privacy.
Diritti tutelati invece, dalla convenzione europea sui diritti umani e dalla dichiarazione delle Nazioni Unite sul diritto dei migranti e delle loro famiglie, firmata dal nostro paese, però mai ratificata. L’istituto della detenzione amministrativa solleva forti critiche: la sua attuazione è di competenza di prefetti e delle forze dell’ordine (che mantengono un’eccessiva discrezionalità), ed è regolamentata da leggi “speciali”. Secondo Dentico, infatti, “nei Cpta il diritto è così speciale che sembra non esserci più”. L’esistenza di una normativa straordinaria a cui sottoporre le persone migranti ha portato a conseguenze nefaste: una legge, approvata nel 2004, ha assegnato al Ministero dell’Interno la facoltà di “finanziare strutture in paesi terzi per scoraggiare l’immigrazione verso l’Italia”, dice Tana de Zulueta, vice presidente della commissione esteri della Camera. Da www.amisnet.org |
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Ultimo aggiornamento ore
22:18 del 19.07.06 | redazione
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