S.Pietroburgo -
Nel giorno di apertura del vertice, il 15 luglio, il gruppo della sinistra unitaria europea, organizza il convegno «Una nuova politica energetica per promuovere giustizia sociale e fermare i cambiamenti climatici», promosso anche dalle reti e associazioni ambientaliste russe ed europee.
« La "sicurezza energetica" – ha dichiarato l’eurodeputato - per i rappresentanti del G8 significa libero accesso alle risorse naturali da parte dei Paesi più potenti e diversificazione dello sfruttamento di risorse limitate: per questo l'energia nucleare è un tema cruciale. Ma i problemi ambientali, come l'assenza di soluzioni a lungo termine per lo smaltimento delle scorie nucleari, sono volutamente ignorati dai «potenti» della Terra».
Le autorità russe al loro primo appuntamento con il summit, hanno già pensato bene di vietare tutte le manifestazioni. in particolare quelle del moviemento altermondista organizzate in occasione della Giornata mondiale di azione contro il potere nucleare.
In vista del Summit del G8 di San Pietroburgo, i rappresentanti della "Coalizione Italiana Contro la Povertà" sono stati ricevuti dal Presidente del consiglio Romano Prodi. I rappresentanti hanno illustrato il documento "Il percorso italiano dal Vertice di Gleneagles", un policy paper che fa il punto sulla lotta alla povertà, all'Aids e ai cambiamenti climatici, l'educazione, la cancella zione del debito dei paesi poveri a un anno di distanza dalle promesse dello scorso Vertice del G8 in Scozia, indicando la strada da intraprendere e le scelte da sostenere. Prodi ha risposto sottolineando come l'importanza di questo G8 non stia nel proporre nuovi impegni sul lungo periodo, ma nel raggiungere gli obiettivi precedentemente prefissati, a partire dalla conferenza di Monterrey del 2002 in modo particolare il pagamento dei debiti italiani a livello internazionale, a partire dal Fondo Globale per la lotta all'Aids, la tubercolosi e la malaria e la cancellazione del debito, che rimane un punto nodale per lo sviluppo dei Paesi poveri.
A nome della Coalizione Italiana contro la Povertà, hanno comunque evidenziato tre punti di carattere generale che sembrano essere assenti da questo Summit:
1- l'interconnessione tra i diversi temi: al Vertice si discuterà non considerando il legame strettissimo e inscindibile tra problemi energetici e cambiamenti climatici, sviluppo dei paesi poveri e accordi commerciali;
2- l'universalità dell'accesso all'energia e alle risorse, ma anche ai diritti fondamentali, ai farmaci, al cibo;
3- lo sviluppo: questo tema era inizialmente escluso nell'agenda del G8. Grazie al lavoro dei nostri sherpa è ora presente nei documenti, ma dovrebbe essere il punto centrale dell'Agenda G8. Le decisioni prese al vertice cambiano la vita a miliardi di persone, non si può eludere la responsabilità e influenza del G8 sui paesi più poveri. Inoltre a San Pietroburgo non si potrà non fare il punto della situazione sugli impegni presi durante lo scorso Vertice di Gleneagles, affinché li si possa monitorare nel tempo e verificare nella massima trasparenza.
Inoltre, sul piano internazionale è necessario dare un forte segnale di discontinuità con il precedente governo, nel Dpef non c'è una sola riga sulle risorse per la cooperazione e sulla lotta alla povertà. Ci si aspetta, a partire dalla prossima finanziaria, un segnale che inverta la rotta sui fondi allo sviluppo, evidenziandone chiaramente la priorità.
Da www.amisnet.org
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