Un corteo di cittadini, con alcuni striscioni e senza bandiere politiche, ha sfilato questa mattina per il centro di Carrara, guidato da un gruppo di bambini della scuola elementare G.Marconi di viale Potrignano, che hanno fatto da capofila alla manifestazione al grido di "vergogna, vergogna", mostrando un manifesto con la scritta "Basta, polveri, abusi e tumori".
Un'iniziativa lanciata dal Comitato SoS Carrara per protestare contro l'inquinamento che sta soffocando la località la Lugnola e le zone affacciate sulle vie di transito del traffico pesante, e a cui si sono immediatamente unite molte delle associazioni della società civile carrarese: dal Comitato per la Difesa del Territorio all'associazione dei Diabetici, dalla Cava dei Potenti al comitato per la difesa dell'Ospedale, passando per gli Anti-Gaia e il neonato comitato "la Foce".
Una manifestazione che ha raccolto istanze e proteste diverse, in un coro di dissensi quanto mai vivace, animato da molti cittadini desiderosi di dire la loro. "Sono 8 anni che stiamo combattendo contro le polveri: i camion passano a tutte le ore, anche il sabato, e continuano a violare le limitazioni previste dalla legge" ha detto una residente di via Carriona, a cui si è aggiunto il commento di un altro cittadino, che ha contestato la soluzione proposta dall'amministrazione "Il lavaggio delle strade non funziona, serve solo a creare uno strato di fango". Non solo polveri, hanno evidenziato gli abitanti della Lugnola, ma anche inquinamento acustico, "con un continuo rumore di fondo causato dal passaggio di camion".
E sempre restando in materia di tutela della salute, il corteo di questa mattina ha anche fornito l'occasione per rianimare la protesta contro le antenne di telefonia mobile: dopo la battaglia del Comitato per la vita dello Stadio, in questo giorni l'epicentro della protesta si è spostato in città, in vista dell'installazione di alcuni impianti in via Codena. Per questo domani alle 17.00 la circoscrizione numero 2 in via del Plebiscito a Carrara ospiterà un'assemblea pubblica, dedicata proprio al problema-antenne.
Novità arrivano anche dal fronte del Comitato per la Difesa del Territorio che, mentre continua la sua battaglia contro il tracciato della strada dei marmi, annuncia l'apertura di un nuovo fronte di lotta e la nascita di un associazione ad hoc: si tratta del neonato comitato "la Foce" che si oppone alla realizzazione di un impianto di frantumazione per lo smaltimento dei materiali di scarto provenienti dai tunnel che andranno a comporre la contestata via. "Circa un mese fa" ha spiegato ai nostri microfoni il Signor Domenichini "la ditta che ha vinto l'appalto del secondo lotto ha lanciato l'idea della creazione di questa nuova impresa: a presentare il progetto in comune, è stata poi la Progetto Carrara, la società che ha in gestione l'intera opera della strada dei marmi. L'idea è quella di lavorare in loco il materiale estratto dalle gallerie della via, ma mancano gli strumenti urbanistici e aprire un cantiere simile in una zona così prossima alle abitazioni è veramente assurdo. È una proposta immotivata"
Allarmi, lamentele e proteste a cui si sono unite le voci dell'associazione dei diabetici, preoccupata per la mancanza di personale medico nel centro carrarese, quelle del comitato Anti-Gaia attivo nella lotta per tariffe del servizio idrico più eque e quelle della Cava dei Potenti, che – alla viglia del nuovo spettacolo che andrà in scena domani sera alle 22 al locale Fuori di Porta di Carrara – non ha mancato di sbeffeggiare anche in questa occasione l'amministrazione carrarese.
Un'iniziativa, quella di stamani, che non è certo passata inosservata, sia per i cori lanciati contro il Municipio al passaggio del corteo in Piazza due Giugno, sia per i disagi arrecati al traffico urbano: per circa due ore, in rapida successione, sono rimaste bloccate via Carriona, via sette Luglio e via del Cavatore, tanto per citare solo le arterie principali che consentono l'accesso e l'uscita dalla città.
Molte e assolutamente fondate le istanze messe in rilievo dalla manifestazione di questa mattina che avrebbe potuto essere decisamente più partecipata: una lacuna, quella del numero delle presenze, dovuta forse alla difficoltà di organizzazione dell'evento e alla mancanza di coordinamento tra le varie associazioni presenti. Un problema che potrebbe risolversi presto, con la nascita del cosiddetto "Comitato dei comitati", la nuova realtà della società civile carrarese in via di realizzazione e di cui si vociferava questa mattina tra le fila del corteo.