La Spezia - Questa mattina il Comitato Portuale della Spezia ha votato quasi all'unanimità un documento diretto alla proprietà del cantiere San Marco: si chiede il ritiro della concessione d'area ai fratelli Calderan per inadempienza dei termini d'accordo sullo sviluppo e i livelli occupazionali dei cantieri  in Viale San Bartolomeo. In particolare si mette in risalto il recente ricorso a lavoratori di una ditta rumena come prova dell'operato non indipendente dell'azienda, che si avvale di mano d'opera esterna senza una valida giustificazione. Insieme con la richiesta di ritiro si contesta un'altra questione  formale riguardante l'affitto, non autorizzato negli ultimi mesi, di un capannone dei San Marco. Intanto non muta il rapporto tra i proprietari Calderan e gli operai che occupano ad oltranza il cantiere: gli imprenditori italo-venezuelani, come se il clima non fosse abbastanza teso, hanno fatto una proposta ai limiti del paradossale. In linea con quanto affermato di recente sulla stampa, i Calderan hanno invitato i 33 licenziati a sostenere nei prossimi mesi corsi formativi per le mansioni che interessano all'azienda, con la possibilità di riassunzione con un'esame alla fine del percorso: da notare che viene richiesta praticità in specializzazioni tipiche del cantiere navale, da cui sarebbero facilmente tagliate fuori tutte le lavoratrici licenziate, che tra l'altro hanno un'età non inferiore ai 45 anni.