Continua ad essere al centro di polemiche la decisione della direzione dell’Ipercoop di Sarzana di licenziare cinque dipendenti sorpresi a mangiare merendine. Mentre continua l’iter processuale – domani ci sarà una nuova udienza davanti al giudice del lavoro – oggi pomeriggio Rifondazione comunista ha promosso un’iniziativa di solidarietà nei confronti dei licenziati. All’ingresso del centro commerciale sono stati distribuiti volantini che prendono le distanze dai vertici della coop. E non solo sul licenziamento dei cinque - considerato contrario alle norme dello statuto dei Lavoratori – ma anche sul sempre più frequente ricorso a contratti “atipici”. Insomma a quel precariato che dovrebbe essere ben lontano dalla filosofia di un’impresa cooperativa.“Se, come dice un notissimo slogan pubblicitario, la coop sei tu, io non accetto la precarietà – ironizza il volantino di Rifondazione comunista. Che lancia anche la proposta di uno sciopero della spesa e di un vero e proprio boicottaggio dei prodotti a marchio coop, simile a quello che colpisce le multinazionali “che non rispettano i diritti dei lavoratori”. Stasera, la vicenda si trasferisce in Consiglio comunale a Sarzana, dove è stato presentato un ordine del giorno “Contro i licenziamenti dei lavoratori dell’Ipercoop”.
E sempre Rifondazione Comunista, insieme alle associazioni ambientaliste della Spezia, promuove il convegno “Il partito degli affari all’attacco del territorio”, sui recenti scandali ambientali. L’appuntamento è fissato per domani alle cinque del pomeriggio nella Sala Avis del Favaro; interverranno massimo Marcesini di Rifondazione, Enrico Fontana della segreteria nazionale di Legambiente, Stefano Lenzi del WWF, Giovanni Gabriele di Italianostra.