La giunta carrarese ha lavorato bene, i Ds hanno ritrovato la loro coesione, il confronto con i partiti di maggioranza procede positivamente e l'unico errore imputabile all'amministrazione Conti è quello di non aver dato un'adeguata informazione sui buoni risultati ottenuti dal suo insediamento ad oggi: con questo messaggio di ritrovata unità e rinnovato ottimismo il gruppo dirigente dei Democratici di Sinistra della federazione di Massa-Carrara si è presentato oggi alla stampa in quella che è stata definita una “conferenza figlia del clima politico del dopo Sinba”. Presenti all'iniziativa tutti i dirigenti del partito a livello locale, il Segretario Provinciale Gian Maria Nardi, il Segretario Comunale Riccardo Pecchia, il Capogruppo in Consiglio Comunale Daniele Del Freo, accompagnati per l'occasione dal Sindaco di Carrara Giulio Conti e dal Segretario Regionale Ds Marco Filippeschi. Un'iniziativa mirata a rispolverare l'immagine del partito e dell'amministrazione, entrambi usciti decisamente male dal caso Sinba: proprio negli esponenti Ds gran parte della cittadinanza aveva infatti identificato – a dire se a torto o a ragione sarà la magistratura – i principali responsabili degli illeciti evidenziati dal Noe di Firenze e allo scoppio del caso era seguito un difficile momento politico per il Sindaco Conti, che aveva portato il Primo cittadino ad annunciare – salvo poi ritirarle subito dopo – le dimissioni. Difficoltà che erano nate anche da uno scollamento tra l'amministrazione e la maggioranza, denunciato dallo stesso Sindaco che in quei giorni non aveva esitato a puntare il dito i modo particolare proprio contro i Democratici di Sinistra.
Oggi in pratica i Ds hanno comunicato ufficialmente che tutto questo è ormai acqua passata, che i problemi sono stati superati e hanno annunciato di essere impegnati in una vera opera di rilancio in vista delle amministrative del 2007. Poche a dire la verità le spiegazioni sulla formula magica che avrebbe reso possibile tutto questo: il Segretario Nardi si è limitato a precisare che la ritrovata armonia tra amministrazione e partito è nata sulla base di un confronto programmatico che poi è stato allargato a tutti i partiti della maggioranza carrarese. Su questo fronte è arrivato l'intervento confortante di Riccardo Pecchia, che ha raccontato come il dialogo tra i partiti al governo della città stia procedendo a gonfie vele.
In questo clima di generale ottimismo impossibile non prendere in considerazione un secondo mandato per Giulio Conti, un'ipotesi quasi impensabile fino a poco tempo fa: spronati dal segretario regionale Marco Filippeschi - che ha auspicato continuità per il governo di Carrara - Nardi e Pecchia, messe da parte le vecchie animosità, si sono affrettati ad annunciare la loro disponibilità a ricandidare l'attuale Sindaco alle elezioni del maggio 2007. L'unica condizione imposta per la conferma è che Conti prosegua sulla strada intrapresa fino ad ora: secondo i Ds infatti il lavoro svolto dall'amministrazione è stato pressoché privo di pecche, se non quella di non aver dato una comunicazione efficace sui successi ottenuti.
Un'analisi che se può essere comprensibile alla luce della volontà di rilancio del partito e dell'amministrazione, sembra essere ben lontana dalla realtà o quanto meno da quella percepita dalla maggior parte della cittadinanza. Intervenendo per illustrare la bontà del suo operato il Sindaco Conti ha citato i suoi “cavalli di battaglia”, come la realizzazione della strada dei marmi e la regolamentazione degli agri marmiferi, annunciando il completamento del secondo lotto della via entro i primi mesi del 2009 e ricordando come, la sua amministrazione, abbia contribuito al raggiungimento di una legislatura chiara sull'attività estrattiva. Dati che seppur assolutamente incontestabili si riferiscono a questioni certamente non esenti da problemi: basti pensare ai ricorsi del Comitato per la Difesa del Territorio contro il contestato tracciato della via dei marmi e alle numerose polemiche collegate alle attività delle cave, dai problemi di inquinamento legati al trasporto pesante alla recentissima questione delle infiltrazioni nelle fonti che alimentano l'acquedotto cittadino, passando poi per la querelle legale attualmente in corso sullo status delle cave come demanio civico.
In un incontro finalizzato a dimostrare compattezza ed efficienza in vista di un ormai prossimo appuntamento elettorale è ovvio sorvolare sui problemi e mettere in bella mostra i risultati ottenuti: fare come se nulla fosse successo, non serve però a fugare i dubbi su alcune decisioni prese dall'amministrazione, come quella – tanto per citare un tema di stringente attualità - sul blocco del traffico pesante. Un mese fa, a seguito dei risultati allarmanti sull'inquinamento da pm10 rilevati a Carrara dall'Arpat, il Sindaco Giulio Conti aveva annunciato l'interruzione dei viaggi dei camion da e per le cave: uno stop di 3 settimane, aveva detto il primo cittadino, a partire dal 16 dicembre. Così invece non sarà perché, ha spiegato oggi Conti, la concertazione con le associazioni di categoria coinvolte dal provvedimento, ha portato all'individuazione di una serie di provvedimenti - vale a dire un lavaggio più frequente delle strade - utili, seocndo l'amministrazione, a diminuire i livelli di polveri sottili. E per rinforzare le ragioni contro il blocco, Conti ha chiamato in causa lo spettro dell'alluvione, sottolineando che le terre di scavo non possono certo essere lasciate nei piazzali delle cave. Spiegazioni e provvedimenti che, contrariamente a quanto si può dire della pessima aria che si respira in città – soprattutto nella zona della Lugnola dove transitano praticamente tutti i camion che scendono dal monte – sembrano alquanto evanescenti.