Potrebbero diventare presto 5 i ricorsi avviati dal comitato Anti-Gaia di Carrara a seguito dell'aumento delle tariffe del servizio idrico e delle azioni di protesta messe in atto dalla cittadinanza negli ultimi mesi. Dopo quello sulla privacy e quello per il rispetto della legge di mercato, il combattivo comitato si rivolgerà a breve alla Corte dei Conti e al Tar Toscana, per protestare nello specifico contro l'impennata dei prezzi delle bollette: la novità è che questa volta i detrattori di Gaia non saranno soli, ma godranno dell'appoggio di molti cittadini di Forte dei Marmi. È quanto emerso ieri al termine del secondo dei due incontri che hanno visto riuniti i rappresentanti del gruppo carrarese e quelli del comitato “Acqua Bollente”, composto appunto da residenti del comune versiliese.
Una situazione, quella vissuta dagli abitanti di Forte dei Marmi che differisce da quella degli altri comuni dell'Ato 1 nella forma, ma non nella sostanza: i Fortemarmini infatti, pur non avendo le bollette tarate sul consumo di acqua come accade a Carrara e in altre realtà e pur pagando una tariffa forfettaria, con l'arrivo di Gaia hanno comunque visto aumentare le spese per il servizio idrico esattamente come è successo altrove. Di qui la protesta di “Acqua Bollente” che, recentemente, si è incontrata con quella del Comitato Anti-Gaia: la scorsa settimana si è tenuta la prima riunione congiunta, ospitata dal comune apuano, mentre ieri è stata la volta dell'assemblea pubblica organizzata presso la Società di Mutuo Soccorso di Forte dei Marmi a cui, oltre a una nutrita folla di cittadini, hanno partecipato anche i delegati del Comitato Anti-Gaia. E proprio da quest'ultimo incontro è uscita la decisione di portare avanti, in modo congiunto, i ricorsi alla Corte dei Conti e al Tar Toscana sugli aumenti delle tariffe.
Ma queste potrebbero non essere le ultime due azioni legali intraprese dal comitato Anti-Gaia: come ha annunciato oggi ai microfoni di ContattoRadio Giovanni Pedrazzi – non senza avere indirizzato prima alcune frecciate al Forum dell'Acqua e al convegno tenutosi mercoledì presso la Sala di Rappresentanza del Comune di Carrara - i carraresi potrebbero decidere di appellarsi alla magistratura ordinaria, nel caso in cui la situazione non dovesse prendere la piega da loro auspicata.