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  Inquinamento rete idrica: le domande dei cittadini
Dal Comitato “Per la difesa del territorio” si contesta la gestione dell'emergenza e si sollevano dubbi sulle effettive cause dell'intorbidamento
Carrara - Torniamo anche oggi sulla situazione della rete idrica di Carrara, che nei giorni scorsi ha determinato un'allarmante ordinanza comunale: da questo punto di vista tutto oggi è tornato alla normalità, almeno per chi ha seguito alla lettera il ritiro dei precedenti divieti, ma tra i cittadini molte sono le domande rimaste più o meno in sospeso. Anche l'ingegner Giovanni Giromella, in rappresentanza del Comitato in difesa del territorio (già da tempo attivo sulla complessa questione della strada dei marmi), ha sollevato alcune obiezioni sui margini di sicurezza lasciati dall'amministrazione in occasione dell'emergenza. Si tratta in parte di considerazioni che già molti carraresi hanno manifestato all'indomani del divieto totale nell'uso dell'acqua: ci si chiede dunque quale sia stata l'entità e la causa dell'inquinamento, visto che un pericolo batterico sarebbe stato scongiurabile con la bollitura dell'acqua, potendola poi usare per i soliti scopi; i cittadini inoltre, soprattutto nella giornata di sabato, hanno lamentato l'assenza di un adeguato sistema di allarme, visto che molti ignari abitanti delle zone interessate hanno continuato a usare l'acqua dei rubinetti per cucinare e per igiene personale. La domanda che si pone Giromella è quindi semplice, oltre che condivisibile e sensata. Perchè non è stato operato un blocco totale nell'erogazione del servizio idrico? Un'interruzione di questo genere per almeno 5 o 6 ore avrebbe dato il tempo ai cittadini di prendere contatto con il soggetto gestore per chiedere spiegazioni. La notizia si sarebbe in questo modo diffusa spontaneamente in poco tempo, evitando di lasciare alla stampa (nella giornata di sabato ovviamente solo quella radiofonica o televisiva) l'onere di informare i cittadini. Visto come sono andate le cose, invece, assumono un valore quasi autoironico i volantini che hanno segnalato la fine dell'emergenza, senza aver adeguatamente dato la notizia del suo inizio.
Ascolta l'intervento dell'Ing. Giovanni Giromella

Ultimo aggiornamento ore 19:55 del 06.12.05 | redazione
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