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Eaton: confermata la “politica degli esuberi” su 60 unità
L'azienda chiede la mobilità volontaria ma i lavoratori, tutti giovani, non sono disponibili a trattare sulla perdita del proprio lavoro. Incontro anche sulla Data System, con un'ipotesi di accordo più appetibile
Massa -
Importanti incontri oggi in Provincia di Massa Carrara per le sorti di molti lavoratori apuani: tavoli di confronto si sono svolti infatti per l'azienda metalmeccanica Eaton e per la ditta di elettronica Data System. Per la Eaton è confermata la cassa integrazione fino a fine anno: nel 2006, fanno sapere i Sindacati, verrà valutato il piano industriale alla luce delle drammatiche novità delle ultime settimane. A livello strutturale l'azienda ha infatti avanzato la richiesta di esubero per 60 unità, chiedendo ai dipendenti di valutare eventuali mobilità volontarie. Quest'ultima concessione non migliora però la situazione dei lavoratori visto che, come ha sottolineato ai nostri microfoni Alessio Castelli di Fiom Cgil, l'organico è composto da persone giovani e assolutamente lontane dall'accettare volontariamente la perdita del posto di lavoro, a maggior ragione se si tengono presenti i risicati incentivi alla mobilità, assolutamente insufficenti ad affrontare un periodo di inattività lavorativa. Il quadro è dunque questo: l'azienda intende gestire i problemi di mercato attraverso la cassa integrazione, affidando però le questioni strutturali agli esuberi con la dismissione di ben 60 persone: a questo punto i rappresentanti sindacali, coscienti della difficoltà nel far rientrare decisioni di questa entità, hanno annunciato che nel 2006, fin dai primi giorni di gennaio (il prossimo incontro Sindacati-azienda è fissato per lunedì 9), verranno valutati eventuali nuovi investimenti, per capire se sarà possibile riassorbire gli esuberi già realizzati Per la Data System, azienda di componentistica elettronica che occupa a Massa circa 80 persone, è stato invece firmato un pre-accordo con la direzione: in questo caso i margini di trattativa si erano già mostrati più ampi, pur rimanendo contestualizzati in un pesante quadro di esuberi. Intanto questi sono però passati da 38 a 28 unità e molti dipendenti potrebbero rendersi disponibili alla mobilità volontaria, tenendo presente che la trattativa ha portato a incentivi più congrui per la prima fascia di esuberi che diventeranno operativi. Sempre per la disponibilità di alcuni dipendenti, circa 6 unità, potrebero essere realizzati anche alcuni passaggi da impieghi full-time a part-time, mentre la mobilità potrebbe essere chiusa volontariamente per altri 24 lavoratori. In base all'accordo, infine, l'azienda si è impegnata a non procedere nel 2006 e nel 2007 con nuove procedure di casa integrazione o di mobilità, riservandosi in seguito di valutare le condizioni di mercato.
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Ultimo aggiornamento ore
20:41 del 05.12.05 | redazione
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