|
|
Sciopero dei metalmeccanici: situazioni critiche alla Spezia e Massa-Carrara
La mobilitazione nazionale fornisce l'occasione per fare il punto sulle realtà industriali delle due province, in cui non mancano certo i nodi da sciogliere
Massa-Carrara e La Spezia -
Si terrà domani a Roma la manifestazione dei Metalmeccanici in occasione dello sciopero per il mancato rinnovo del contratto di lavoro, su cui sindacati di categoria e Federmeccanica non sono riusciti a trovare l'accordo. Alla mobilitazione parteciperanno anche delegazioni provenienti dalle province di Massa-Carrara e La Spezia che, grazie all'organizzazione di Fiom, Fim e Uilm, partiranno rispettivamente con 3 e 4 pullman alla volta della capitale. La protesta su scala nazionale ha dato oggi lo spunto ai rappresentanti dei sindacati di categoria delle due province per una riflessione sulla realtà dei rispettivi territori, che dal punto di vista della realtà industriale non navigano certo in acque tranquille. Per quanto riguarda La Spezia, la criticità del momento è rappresentata dal caso della San Marco, l'azienda navalmeccanica della città del golfo, dove recentemente si sono registrati più di 30 licenziamenti e per la quale anche l'autorità portuale della Spezia si è mobilitata. Domani quindi, mentre 200 tute blu si recheranno a Roma, il segretario della Fiom Cgil Fabrizio Natale e una delegazione di metalmeccanici rimarranno in città per partecipare a partire dalle 8.30 all'assemblea aperta dedicata nello specifico alla situazione dell'azienda dei Calderan: all'iniziativa sono stati invitati anche tutti i parlamentari eletti nel collegio spezzino, il Sindaco Giorgio Pagano e i rappresentanti delle istituzioni provinciali che però, visto il rifiuto della proprietà di concedere il permesso di effettuare l'assemblea all'interno del cantiere, saranno costretti a rimanere all'esterno, sul viale San Bartolomeo, insieme agli operai che parteciperanno all'iniziativa. “Non escludiamo l'occupazione dello stabile” ha annunciato Natale ai microfoni di ContattoRadio, a testimonianza della gravità della situazione. Diversa ma non meno preoccupante la realtà sul fronte apuano: dopo aver goduto per un certo periodo di una buona visibilità mediatica, la crisi dell'industria di Massa-Carrara sembra non essere più al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica, nonostante i problemi siano sostanzialmente rimasti. Il Segretario della Fim Cisl di Massa Carrara Roberto Battistini ha infatti ricordato che alla chiusura di aziende come Bsi, Climax, Nasa e Tirrena, sono seguite soluzioni solo “parziali”, con l'intervento di alcuni imprenditori (come Balducci e Gervasi) che hanno consentito di reintegrare il 30% del personale liquidato durante alcuni di quei fallimenti. Il sindacalista ha poi posto l'accento sulle vertenze ancora in corso come quella di Data System (dove l'azienda ha aperto la procedura di mobilità per 38 persone) e di Eaton (per cui la proprietà ha sollecitato 60 mobilità in forma volontaria), ribadendo la volontà da parte dei confederali di rilanciare le istanze a lungo sostenute dalla Tenda del Lavoro. |
|
|
|
Ultimo aggiornamento ore
19:39 del 01.12.05 | redazione
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Design/Codice
Diemmedi
Progetto
Contatto Radio
|
|