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  La finanziaria mette in ginocchio l'Arsenale spezzino
Dai reparti tecnologici alle imprese di pulizia e mensa, tutta la struttura rischia la paralisi se non verranno rivisti i tagli annunciati dal Governo Berlusconi
La Spezia - Lo sciopero generale dello scorso venerdì ha avuto la funzione di sottolineare le conseguenze dirette dei tagli nella Finanziaria del governo Berlusconi: in particolare alla Spezia esistono situazioni a rischio immediato che riguardano, oltre agli altri dipendenti pubblici, i lavoratori delle strutture militari. Come ha ricordato ai nostri microfoni Gianni Cargiolli della FP Cgil, nel documento programmatico non sono stati stanziati i fondi per il rinnovo del contratto per il biennio 2006/2007. Si tratta di un primo duro colpo per gli stipendi, a cui si aggiunge il ritorno dei salari accessori alle quote del 2004.
Intanto continua la lotta per il turn-over: per gli enti della difesa, come l'Arsenale spezzino, il rischio effettivo è quello di non  riuscire più a svolgere nemmeno i compiti istituzionali, visto che se il personale che va in pensione non viene reintegrato in poco tempo si potrebbe arrivare alla paralisi della strutture.
In finanziaria non sono previsti nemmeno i 150 milioni di euro inizialmente annunciati per gli Arsenali italiani (in particolare per quelli della Marina), tanto sbandierati e promessi dallo stesso  Ministro alla Difesa Martino. Ciò potrebbe provocare uno stop anche ai reparti tecnologici, cono conseguente impossibilità ad operare sulle nuove unità navali senza adeguata formazione.

Infine, negli ultimi due mesi del 2005 c'è stato anche il taglio di quasi il 60% delle risorse per gli appalti dei servizi pulizie e mensa delle strutture della Difesa. La questione ovviamente tocca anche l'arsenale spezzino con le sue 250 lavoratrici del settore, che già lavorano una o due ore al giorno con stipendi molto bassi: giovedì a Roma, su questa vertenza specifica, ci sarà una manifestazione e i dipendenti delle imprese di pulizia sfileranno in corteo sotto il Ministero per chiedere di rivedere i piani di stanziamento per i prossimi anni. 

Ascolta l'intervento di Gianni Cargiolli della Cgil

Ultimo aggiornamento ore 20:33 del 28.11.05 | redazione
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