E tra battute improvvisate e sketch preparati da tempo (forse proprio nella speranza che le vittime della satira, incuriosite dal successo degli spettacoli, si decidessero ad assistervi), gli Eredi della Cava dei Potenti hanno sparato a zero su tutti: oltre alle telefonate di Giulio Conti, ormai un appuntamento atteso  dal pubblico – sempre più numeroso nonostante il freddo della serata – tra gli innumerevoli spunti a dir poco brillanti, da segnalare la rivisitazione in salsa locale dello storico duetto tra Mina e Alberto Lupo. Gli Eredi, prendendo spunto dalle ultimissime polemiche che hanno animato la  politica locale, hanno assegnato i panni della cantante a Riccardo Pecchia, (segretario comunale DS) e quelli dell'attore al Sindaco di Carrara, riproponendo in versione riveduta e corretta, la famosissima interpretazione di “Parole, Parole”. Non è mancato nemmeno il momento di denuncia, dedicato questa volta, all'espansione edilizia dei paesi a monte.

Arrivate al terzo appuntamento, le serate dedicate alla satira della Cava dei Potenti da un lato continuano ad attirare la curiosità di spettatori sempre nuovi e dall'altro sono ormai diventate una piacevole abitudine per molti carraresi: peccato quindi che – a quanto sembra – quello di giovedì prossimo sarà l'ultimo spettacolo... del primo ciclo, ci auspichiamo.