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Finanziaria: domani è sciopero generale
Mobilitazioni in tutta Italia organizzate dai sindacati confederali: alla Spezia il corteo partirà alle 9.30 da Piazza Europa, a Massa l'appuntamento è alle 10 in Piazza Garibaldi. Dalle 19 a Pop-Line lo speciale di ContattoRadio
Massa-Carrara e La Spezia -
C'è tensione intorno alla legge finanziaria che il governo Berlusconi sta portando avanti a colpi di maggioranza: per questo il paese si mobiliterà domattina in una miriade di manifestazioni organizzate dai sindacati confederali. Alla Spezia il corteo partirà alle 9.30 da Piazza Europa, a Massa l'appuntamento è invece alle 10 in Piazza Garibaldi: la redazione di ContattoRadio seguirà le due iniziative con i suoi inviati e vi proporrà - in una speciale edizione di Pop-Line in onda a partire dalle 19 – una sintesi delle manifestazioni con le voci dei partecipanti. La viglia dello sciopero generale fornisce, come di consueto, l'occasione per gli organizzatori di precisare i motivi della loro protesta: lo hanno fatto ai nostri microfoni i rappresentanti sindacali delle province di Massa-Carrara e La Spezia che pur sottolineando motivazioni diverse a favore dell'iniziativa, si sono trovati tutti d'accordo nel contestare i contenuti della legge finanziaria. Se, ad esempio Sergio Zangolli, segretario della Cisl di Massa-Carrara ha evidenziato come il governo abbia cancellato la concertazione sindacale e non abbia mai di fatto avviato trattative con i sindacati, Giovanni Pampana, segretario della Uil della Spezia, ha sottolineato come la norma serva solo a “tartassare economicamente coloro che le tasse le pagano già”. Sia il segretario della Uil, che quello della Camera del Lavoro della Città del Golfo, Federico Vesigna, hanno indicato la situazione dei lavoratori delle imprese di pulizia delle mense dell'arsenale spezzino come un esempio significativo degli effetti della finanziaria: a causa di questo provvedimento infatti i 200 dipendenti di queste realtà si sono visti tagliare del 50% le ore di lavoro, con pensanti ripercussioni sulle buste paga. Ma nonostante la convergenza su molti punti non mancano i motivi di dissenso anche all'interno degli stessi sindacati: è il caso dei Cub che, alla Spezia, non parteciperanno alla manifestazione perchè non condividono la posizione dei confederali sul trattamento di fine rapporto. “Vogliono che il tfr delle nuove generazioni passi nelle mani del mercato provato” ha spiegato ai nostri microfoni Umberto Cologni dei Cub della Città del Golfo, riferendosi alla posizione di Cgil, Cisl e Uil “Noi non siamo d'accordo per questo non aderiamo allo sciopero né alla manifestazione”. |
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Ultimo aggiornamento ore
20:35 del 24.11.05 | redazione
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