I lavoratori di Gaia, dopo le lunghe polemiche e le accuse di questi ultimi mesi, alcune rivolte direttamente ai dipendenti e ai Sindacati, hanno voluto fare alcune precisazioni sul quadro che caratterizza i problemi legati al nuovo soggetto gestore delle risorse idrico dell'Ato1 della Toscana. In particolare le Rsu si riferiscono alla denuncia di alcuni cittadini su presunte intimidazioni da parte di alcuni lavoratori Gaia per il mancato pagamento delle bollette, espressa attraverso il portavoce del comitato di protesta. I rappresentanti unitari dei lavoratori Gaia, non potendo verificare l’attendibilità e la veridicità di quanto portato all'attenzione pubblica, hanno proceduto con delle verifiche interne che portano ad asserire che nessuna richiesta da parte aziendale a singoli o a gruppi di lavoratori è mai stata fatta in merito e, anche qualora l’azienda sbagliando avesse chiesto di svolgere simili attività, i lavoratori si sarebbero comunque rifiutati, non rientrando questa tra le attività di competenza dei dipendenti.
Volendo comunque rispettare l’attendibilità di quanto affermato, le Rsu di Gaia invitano i cittadini a rivolgersi alle autorità competenti qualora fossero stati in passato o venissero di nuovo in futuro soggetti a forme intimidatorie e a diffidare di soggetti non identificabili che, sfruttando il caos del momento, potrebbero mettere in atto le classiche ma purtroppo sempre attuali truffe ai danni degli ignari cittadini.
Quanto alle affermazioni del portavoce del Comitato Anti-Gaia, i lavoratori delle aziende chiedono maggiore attenzione e rispetto verso chi ha come unico sostentamento questa occupazione. “Cercando di fatto di mettere due blocchi sociali – dicono le rappresentanze dei lavoratori Gaia - quello della cittadinanza e quello dei lavoratori in contrapposizione, quando invece nel presente e nel passato abbiamo sempre condiviso soluzioni e forme di lotta per il raggiungimento del medesimo fine, ovvero la tutela di un bene essenziale per la vita come l’acqua che noi come lavoratori vogliamo, pubblico, partecipato, economicamente compatibile”.
Infine, nel comunicato inviato alla stampa, si ricorda la pronta sottoscrizione, da parte dei dipendenti di Gaia, dell’iniziativa di legge popolare per la ripubblicizzazione dei servizi idrici in toscana, che oggi conta l’adesione di bel 43.000 firme sul territorio regionale.
Infine le Rsu hanno sottolineato che per primi i lavoratori di Gaia hanno denunciato, attraverso le organizzazioni sindacali, i compensi e gli sprechi a danno dei cittadini, e che grazie alla loro azione decisa si è riusciti ad inserire nella convenzione tra ATO e Gaia la formula di riduzione delle tariffe attraverso il reddito ISE, cosa che non era stata prevista nè in sede di Ambito Territoriale Omogeneo, nè tanto meno dai Sindaci che lo compongono.