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  Blocco dei camion: per Legambiente una “soluzione di facciata”
La sezione carrarese dell'associazione ambientalista critica la soluzione dell'amministrazione per limitare l'inquinamento da pm10 e lancia la sua proposta: dimezzare i viaggi da e per le cave
Carrara - Non si placano le polemiche a Carrara a seguito della pubblicazione dei dati relativi all'inquinamento da polveri sottili rilevati dalla centralina mobile della provincia: esattamente una settimana fa, venuto a conoscenza dei livelli di pm10 registrati in città, il Sindaco Giulio Conti aveva annunciato il blocco del traffico pesante a partire dal 19 dicembre individuando nei camion che fanno la spola tra il piano e il mare i principali responsabili del preoccupante dato.

È il solito provvedimento di facciata” ha detto ai nostri microfoni Maria Paola Antonioli di Legambiente Carrara, nel giorno stesso in cui l'associazione è uscita con una presa di posizione pubblica sulla questione. “Così non si risolve nulla, passate le tre settimane del blocco, la situazione tornerà come prima. E poi” ha aggiunto la Antonioli “se effettivamente c'è un rischio così alto per i cittadini i provvedimenti vanno presi immediatamente, perché da oggi al 19 dicembre c'è quasi un mese ed è possibile che si superino ancora i livelli di guardia”.

Dopo le critiche all'amministrazione, Legambiente punta il dito contro le aziende del settore lapideo, commentando polemicamente l'intervento di Omya: “Solo ora, quando si vede messa alle strette, l'azienda si ricorda della salute dei cittadini e scopre che esistono mezzi sensatissimi quali l'uso del biodiesel o l'adeguamento del parco macchine”.

“Le aziende devono essere più lungimiranti e mettersi in regola, altrimenti i blocchi saranno inevitabili” ha detto Maria Paola Antonioli, indicando la soluzione di Legambiente: si deve procedere al contingentamento dei camion, dimezzando i passaggi da e per le cave. Per quanto riguarda poi la strada dei marmi, indicata da molti come una soluzione definitiva al problema, l'esponente di Legambiente Carrara mette in guardia “Avendo un'arteria completamente a loro disposizione – che in effetti potrebbe risolvere il problema dell'inquinamento nel centro urbano – le aziende pensano di poter aumentare a loro piacimento l'estrazione, soprattutto per quanto riguarda il carbonato di calcio giocando sul fatto che le persone saranno meno attente al problema dell'escavazione selvaggia. Dobbiamo quindi fare attenzione” ha concluso Maria Paola Antonioli “che il marmo continui sempre ad essere usato per i giusti fini, vale a dire la statuaria e i rivestimenti”.

Ascolta Maria Paola Antonioli di Legambiente Carrara

Ultimo aggiornamento ore 20:17 del 23.11.05 | redazione
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