La Regione Toscana ha firmato pochi giorni fa gli accordi di programma che riguardando alcune nuove strutture ospedaliere che interessano le città di Lucca, Pistoia, Prato e anche la provincia di Massa-Carrara con l'oramai celebre progetto per la costruzione dell'Ospedale Unico Apuano. Il Comune di Massa ha già approvato la variante urbanistica mentre, per quanto riguarda la parte relativa alla sicurezza idrogeologica l’Ufficio regionale tutela del territorio e l’Autorità di Bacino del Consorzio Ombrone hanno già fatto del verifiche necessarie per la sistemazione del fosso Brugiano, che necessita un intervento di messa in sicurezza. L'Ospedale delle Apuane coprirà una superficie di 36.000 metri quadrati, avrà a disposizione 360 posti letto per un costo stimato di circa 74,5 milioni di €. Un progetto sicuramente importante che però, a Carrara ha suscitato non poche polemiche, sfociate in un 'importante manifestazione a difesa dell'ospedale cittadino. E mentre la Regione procede sulla sua strada, il comitato di cittadini non si arrende e continua la sua battaglia: domani sera, ad esempio è stato indetto un incontro (a partire dalle 21 presso la Sala Amendola di Avenza di Carrara) con le circoscrizioni di Carrara, per fare il punto della situazione e tenere alto il livello d'attenzione sulla lotta in difesa del cosiddetto “monoblocco”.
“Chiediamo solo che venga rispettato il protocollo d'intesa firmato dal Sindaco di Carrara Giulio Conti e dall'assessore regionale alla Sanità Enrico Rossi” ha spiegato ai nostri microfoni Renzo Giusti, membro del comitato per la difesa dell'ospedale di Carrara. Un accordo che puntava, in sintesi, a evitare lo smantellamento della struttura sanitaria carrarese prima dell'entrata in funzione del nuovo centro, cosa che, secondo un nutrito gruppo di cittadini, non sta affatto accadendo e lo dimostra ad esempio – dicono dal comitato - il fatto che parte del reparto materno infantile sia stata già spostata a Massa e che alcuni primariati non siano ancora stati assegnati. Ci sono poi una serie di servizi che - secondo il comitato – dovrebbero comunque rimanere attivi a Carrara anche dopo la costruzione dell'ospedale unico: reparti come quello di diabetologia, di oncologia, l'alta diagnostica, l'Ospis ( il centro per i malati terminali) e la surgery. Considerato poi il fatto che la nuova struttura avrà solo 360 posti letto, il monoblocco – ha spiegato Giusti – “potrebbe essere utilizzato per la lungodegenza, visto che, per quanto riguarda l'assistenza sanitaria a domicilio, la provincia di Massa-Carrara è ancora piuttosto carente”.
“No anche alla vendita dell'ospedale civico” dicono dal comitato “perché è stato pagato con i soldi dei cittadini e la sua destinazione deve rimanere di tipo sanitario”: e per quanto riguarda la liquidazione della struttura che ospita il Distretto (il palazzo di fronte al monoblocco nel piazzale attualmente utilizzato dagli autobus del Cat), “se ne parlerà solo dopo che sarà stata posata la prima pietra dell'ospedale apuano”.