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  Levanto: nuovo sito a rischio amianto
Sotto accusa il Fosse delle Streghe, da cui è stato prelevato materiale per la costruzione della provinciale “566 dir.”,
Levanto - Anche il cosiddetto “Fosso delle Streghe”, una cava di serpentino al confine tra Levanto e Bonassola, è stato segnalato tra le 31 località a rischio amianto della Liguria. La cava è entrata ufficialmente nel fascicolo delle emergenze, in cui la Regione indica le attività estrattive con un potenziale rischio amianto. Il sito, di proprietà della ditta edile “Roberto Queirolo”, compare nella mappa (assieme alla cava degli Arbisci di Né in provincia di Genova e alla Cava dei marmi di Bonassola in provincia della Spezia) indicato da una bandierina rossa, a segnalare un luogo dove l’indice di rilascio di fibre di amianto risulta allarmante.

Proprio dalla cava di serpentino, però, negli ultimi due anni, è stato prelevata un'enorme quantità di materiale, utilizzata per la copertura delle pareti della provinciale “566 dir.”, nel tratto compreso tra Levanto e Montale. Perché sarebbe stato autorizzato il prelievo di un minerale pericoloso, già vietato in molte altre regioni d’Italia? “Il materiale è stato prelevato senza essere né tagliato né lavorato – si è difeso il Sindaco di Levanto Maurizio Moggia - ciò significa che la pietra usata per rivestire i muri non è stata sottoposta alle procedure che l’avrebbero potuta rendere pericolosa”.

Bisogna infatti ricordare che il contatto con le fibre dell'amianto può provocare un tipo di cancro, detto in termini scientifici mesotelioma. Viene naturale chiedersi, a questo punto, se l’amianto posto sotto le pareti della strada possa rappresentare un pericolo per la popolazione. “La presenza dell’amianto in sé non è pericolosa, – ha risposto il direttore dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente spezzina, Franco Palmieri – poiché dipende dal grado di libertà delle fibre. Finchè non si liberano nell’aria il pericolo risulta inesistente o minimo, mentre diventa significativo nei cantieri, durante la loro lavorazione”.


Ultimo aggiornamento ore 19:47 del 21.11.05 | redazione
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