La Spezia -
Oggi alla Spezia si è discusso di maggiori controlli in ambito ambientale, durante un Consiglio provinciale straordinario richiesto dalla minoranza. Dopo lo scandalo del traffico dei rifiuti che ha interessato, a diversi livelli, la Provincia della Spezia e quella apuana, l'opposizione ha infatti colto l'occasione per cavalcare il disagio ben espresso dai Comitati cittadini e dalle associazioni ambientaliste. La richiesta formale espressa con un'ordine del giorno è d'altronde in buona parte condivisibile: si chiede infatti la costituzione di una commissione di garanzia (presieduta dall'opposizione), composta da consiglieri di maggioranza e di opposizione, della Provincia e dei Comuni interessati dalle vicende, non certo nuove, che sono tornate all'onore della cronaca in seguito all'operazione promossa dalla Procura di Massa-Carrara e dal Nucleo Operativo Ecologico di Firenze. Il Consigliere di Forza Italia Paolo Asti ha precisato ai nostri microfoni i Comuni che dovranno essere rappresentati nella commissione, realtà alle quali Contattoradio ha dedicato molto spazio in tempi meno sospetti: Santo Stefano Magra, Senato di Lerici, a Bonassola e i comuni della media e bassa Val di Vara. L'organo, secondo quanto riferito da Paolo Asti, dovrà servire a fare in modo che chi controlla gli interventi riguardanti l'ambiente non sia lo stesso soggetto che li ha autorizzati. In merito al mancato impegno della Regione Liguria per una legge che chiuda definitivamente gli impianti di estrazione del serpentino (minerale contenente amianto presente in una cava della Val di Vara), il Consigliere di FI ha accusato l'Assessore regionale alle Attività Produttive, il sarzanese Guccinelli, di essersi disinteressato della questione, citando però sollecitazioni da parte della Provincia di cui altri hanno invece lamentato la mancanza. |