L'annuncio del blocco dei camion, reso noto ieri dal Sindaco di Carrara Giulio Conti a seguito dell'esito dei rilevamenti sull'inquinamento atmosferico effettuati dall'amministrazione provinciale, è arrivato come una doccia fredda sulle associazioni di categoria. Come aveva preannunciato ieri ai microfoni di ContattoRadio Paolo Ciotti, referente provinciale del settore trasporti della Cna, a molti non è piaciuta la strategia del primo cittadino che prima ha reso pubblica la notizia del blocco e solo in un secondo momento ha convocato i soggetti interessati. “Non abbiamo condiviso questa metodologia di presentazione. A noi piace partecipare ai tavoli dall'inizio, e quello sul blocco dei camion si è aperto ieri, quando il Sindaco ha informato la stampa”: questa l'opinione di Attilio Papini di Confartigianato, che in perfetta linea con Ciotti, ha criticato in modo secco la scelta di Conti, con un'intervista alla redazione di ContattoRadio. Più moderati sull'operato del sindaco Andrea Balestri, Presidente di Assindustria e Chiara Grassi di Legacoop, che al termine dell'incontro con l'amministrazione hanno sottolineato l'importanza del tavolo tecnico come strumento di analisi dei dati: “Dopo la prima fase di studio si capiranno quali saranno gli interventi utili a prevenire l'innalzamento dei livelli di inquinamento” ha dichiarato la Grassi, facendo riferimento alla soluzione dei lavaggi. “Per quanto riguarda il lavaggio dei camion c'è stata una duplice interpretazione: qualcuno sostiene che sia un rimedio efficace, altri pensano che quest'operazione contribuisca solo a creare fanghi inquinanti che vengono trasportati nelle falde. Vedremo cosa uscirà dagli incontri”.
Questa e altre proposte saranno valutate attentamente durante le riunioni tecniche, ha detto Andrea Balestri, che pur auspicando un approccio pacato al problema ha sottolineato ai nostri microfoni tutti i suoi timori. “Siamo preoccupati” ha dichiarato Balestri “Il provvedimento crea un problema difficile e complesso che ha forti ripercussioni sul nostro sistema economico. Già le due settimane di stop imposte nel dopo alluvione sono state pesantissime, le tre paventate dal primo cittadino metterebbero in seria difficoltà equilibri già molto tesi”. A nulla è valso quindi l'escamotage del primo cittadino di legare il blocco alle vacanze natalizie, i problemi per il settore, secondo il Presidente di Assindustria, ci saranno eccome: per questo il rappresentante degli industriali apuani ha affermato la sua ferma intenzione di “sfruttare il tavolo tecnico” (a cui per l'associazione industriali prenderanno parte Dott. Aldo Papasogli capogruppo del settore carbonati e il dottor Melani funzionario interno addetto alle problematiche ambientali e del territorio legate al settore lapideo, oltre ad altri esponenti ancora da designare) per studiare a fondo il problema, indagare alla radice i dati provenienti dalla centralina della Provincia di Massa-Carrara per individuare i responsabili primi dell'innalzamento dei livelli di pm10 in città. “Ci metteremo diligentemente a lavorare per cambiare le cose. Vogliamo che i valori si abbassino per lavorare in pace fino a quando non ci sarà la strada dei marmi” ha detto Balestri, dicendosi fiducioso di riuscire in tempi brevi a portare a termine un intervento significativo, partendo dall'analisi del parco automezzi.
E proprio su questo tema l'opinione del Presidente di Assindustria sembra divergere da quella di Attilio Papini: se infatti Balestri non nega le responsabilità dei mezzi adibiti al trasporto pesante (e conseguenti investimenti per un eventuale rinnovo), secondo il rappresentante di Confartigianato i camion attivi in zona, soprattutto quelli di proprietà di imprenditori locali, sarebbero in gran parte di ultima generazione e apparterebbero alla categoria “euro 4”, vale a dire quella meno inquinante. “È una decisione forzata che fa cadere le responsabilità su una sola categoria. A produrre pm10 sono tutti i mezzi con motore a scoppio, quindi perché bloccare solo i camion? L'inquinamento non è imputabile direttamente al traffico pesante, quindi l'intervento avrebbe dovuto essere fatto su tutti i veicoli”. Il tavolo tecnico, ha spiegato Papini, servirà a fare in modo che tutti diano il loro contributo per risolvere questo problema che è reale, “non dobbiamo dare la caccia ai fantasmi” ha concluso il rappresentante di Confartigianato “i mezzi che portano marmo e scaglie sono solo una delle componenti che contribuiscono all'inquinamento, ma non sono i cattivi della situazione”.
La prima riunione del tavolo tecnico è prevista per la fine della prossima settimana: il Sindaco Giulio Conti ha cercato di stringere i tempi sollecitando le associazioni ad indicare, già entro domani, la lista dei rispettivi delegati, specificano che i rappresentanti dell'amministrazione saranno il vicesindaco Andrea Vannucci, l’assessore all’ambiente Massimiliano Bernardi e il dirigente del settore marmo Mario Marisaldi.