Carrara - “Come al solito ci hanno convocati dopo”: è stata questa la reazione a caldo di Paolo Ciotti referente provinciale del settore trasporti della Confederazione Nazionale Artigiani, alla notizia della conferenza stampa in cui questa mattina il Sindaco di Carrara Giulio Conti ha annunciato lo stop del traffico pesante, a seguito dei dati sui livelli di inquinamento da pm10 in città  . “Si tratta di una scelta azzardata” ha spiegato Ciotti “perché è stata presa senza interpellare alcuna categoria. Questo è contro qualsiasi principio di cooperazione”: e per ora, in attesa dell'incontro di domani tra il primo cittadino carrarese e le categorie coinvolte nel blocco, a infastidire maggiormente la confederazione è proprio la strategia con cui Giulio Conti si è mosso, annunciando attraverso una conferenza stampa in modo del tutto unilaterale la sua decisione per poi convocare solo in un secondo momento i soggetti che ne subiranno le conseguenze. “È strano che questa rivelazione arrivi proprio ora” ha aggiunto Ciotti “recentemente è stato firmato a Parma un protocollo sugli eco-incentivi e secondo la Regione Toscana, il Comune di Carrara non ne aveva diritto perché non rientrava nella lista delle città inquinate”. L'amministrazione sarebbe quindi rea – ha spiegato il referente di Cna - di non muoversi in modo adeguato per ottenere finanziamenti che, alla luce dei rilevamenti dell'Arpal, le spetterebbero di diritto. Così come inadeguati sarebbero stati – sempre secondo Ciotti – i punti lavaggio allestiti dal Comune: la collocazione  (nei pressi delle pese di Torano) non è adatto e i camion più lunghi non riescono a transitare; per l'operazione si usano acque di riciclo che spesso sporcano invece di pulire;  infine per ottenere un reale abbattimento del Pm10 sarebbe preferibile utilizzare un nebulizzatore che meglio trattiene le polveri.
Secca anche la risposta al riferimento di Conti ad una possibile richiesta di partecipazione economica delle categorie per la pulizia delle strade: “Di finanziamenti non se ne parla neanche” ha detto Ciotti “in primo luogo il settore attraversa un momento di difficoltà, in secondo luogo non possiamo essere noi a sopperire alle mancanze degli organi territoriali... piuttosto utilizzino la tassa marmi”