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Blocco al Parco Produttivo Apuania
I lavoratori delle aziende in crisi occupano per quattro ore gli ingressi della zona industriale, nell'ambito delle iniziative a sostegno della vertenza territoriale
Massa -
Erano più di duecento i manifestanti che questa mattina hanno partecipato al blocco del Parco Produttivo Apuania: un centianio provenivano dai Cantieri Navali di Marina di Carrara, gli altri da Nasa, Tirrena Macchine, CSRA, Data Systems e dalle altre fabbriche che partecipano alle iniziative a sostegno della vertenza territoriale. Dalle 5.30 fino alle 11.30 è stata bloccata ogni attività del parco produttivo: come hanno sottolineato i partecipanti, l'iniziativa si è svolta senza problemi e ha riscosso la solidarietà dei lavoratori delle ditte della zona. Quella di questa mattina è stata la prima delle iniziative programmate all'interno della lotta per la vertenza territoriale; una lotta che, come detto, vede uniti insieme ai sindacati tutti i lavoratori delle fabbriche apuane in crisi: da ormai 10 giorni infatti continuano le assemblee permanenti che si riuniscono due volte al giorno in Piazza Aranci a Massa, davanti alla sede della Parovincia, e nella sala mensa dei cantieri di Marina di Carrara. Proprio nel corso di queste riunioni venegono discusse e decise le forme di lotta mirate, dicono i promotori, a dare visibilità alle vertenze aperte sul territorio e a coinvolgere i dipendenti delle ditte “sane” e la cittadinanza tutta nel tentativo di rilancio della zona industriale, una risorsa indispensabile alla sopravvivenza economica della provincia di Massa-Carrara.
E proprio in merito a quella che si può definire la vertenza più scottante, quella cioè dei Nuovi Cantieri Apuania, va registrato l'intervento del neo-ministro dell'Economia Domenico Siniscalco: nel corso dell'interrogazione parlamentare di ieri il ministro è intervenuto sul caso NCA, rispondendo ad un'interpellanza risalente al dicembre 2003. «Un intervento a dir poco anacronistico» hanno detto le Rsu del Cantiere «che ci fa capire a chi siamo in mano: nessuno si è preoccupato di verificare se sussistessero ancora le condizioni che avevano portato all'interpellanza, né cosa sia successo in questi mesi nel cantiere; a quell'episodio» hanno concluso i lavoratori, «sono seguiti ben due incontri col governo, che hanno superato l'empasse di dicembre...».
Dopo l'iniziativa di stamani, tutto dovrebbe restare calmo fino a Sabato, data del nuovo incontro tra sindacati e proprietà di NCA: il condizionale è però d'obbligo, visto che la linea dei lavoratori in lotta è quella di organizzare manifestazioni “a sorpresa”, senza preavviso per nessuno.
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Ultimo aggiornamento ore
18:07 del 22.09.04 | redazione
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