Toscana - Dall'inizio del 2005 il numero degli stranieri residenti in toscana è arrivato a circa 223mila unità: lo dice il XV Dossier Statistico Immigrazione, promosso da Caritas Italiana, Fondazione Migrantes e Caritas diocesana di Roma pubblicato ieri. Lo studio, come ha spiegato ai microfoni di ContattoRadio Federico Russo uno dei redattori del rapporto, si propone come uno strumento che punta a fare da “fondamento scientifico” su cui basare successive analisi di tipo sociale, culturale e politico.  La ricerca è stata realizzata consultando esclusivamente fonti ufficiali: gli studiosi hanno infatti attinto alle banche dati del ministero degli Interni, di quello dell'Istruzione e dell'Inail.

Nella nostra intervista a Federico Russo ci siamo concentrati sull'analisi dei dati riguardanti la Toscana: in questa regione, 6 cittadini su 100 sono stranieri, con una distribuzione delle percentuali che varie non poco da provincia a provincia a seconda dell'offerta di lavoro. Da segnalare, rileva  Russo, è la spiccata tendenza degli “immigrati toscani” ad avviare attività di tipo imprenditoriale, una nota sicuramente positiva così come positivi sono i risultati degli studenti stranieri che frequentano le scuole della regione. Se è vero che i ragazzi immigrati iscritti agli istituti toscani  fanno meglio di quelli delle altre regioni, il Dossier della Caritas rileva però anche una forbice più ampia tra il loro profitto e quello dei compagni italiani.

Significativo infine il dato nazionale sull'appartenenza religiosa delle persone che arrivano nel nostro paese dall'estero: contrariamente a quanto molti tendono a pensare, la fede più diffusa tra gli immigrati che vivono nel nostro paese è quella cristiana (nelle sue varie confessioni)e non quella islamica, a riprova che l'Italia è interessata soprattutto da flussi migratori provenienti dall'est Europa.