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  Ferrovie Statali: nuove linee toscane mentre chiudono otto stazioni in Liguria
Il progetto Memorario agevola i pendolari toscani, soddisfatto Conti. Nello spezzino si mobilitano i Sindacati.
Massa-Carrara e La Spezia - Più treni a disposizione e un orario facile da ricordare anche sulla linea Firenze-Prato-Pistoia-Viareggio dove, dal 12 dicembre, i pendolari avranno maggior opportunità di scelta e comfort. Dopo gli effetti positivi apportati lo scorso anno sulle linee Firenze-Pisa-Livorno e Firenze-Pisa-Viareggio-Carrara, l'applicazione di Memorario continua come da programma. Il risultato stavolta saranno 45 treni in più su una delle linee più frequentate dai pendolari, e che allo stesso tempo presenta forti disagi specie per i casi di ritardo e sovraffollamento. “Si tratta di un programma laborioso – ha dichiarato l'Assessore regionale ai Trasporti Riccardo Conti -. Sappiamo di fornire un buon servizio, ma un buon servizio è tale se tutti svolgeranno bene il proprio compito”. Il potenziamento delle linee è frutto degli accordi tra Regione Toscana, Rete Ferroviaria italiana e Trenitalia, e impegna la Toscana per 8 milioni di euro. Nel 2007 l’operazione proseguirà in Valdarno. Opposta, invece, la situazione delle ferrovie nello spezzino: pochi giorni fa l’Ente Ferrovie dello Stato ha comunicato che da Martedì 15 Novembre, sulla linea da Genova alla Spezia, 8 stazioni su 11 chiuderanno i battenti. Causa il nuovo sistema automatizzato di controllo del traffico ferroviario. Alle 16 stazioni già chiuse in precedenza si aggiungono così le fermate di Recco, S.Margherita, Chiavari, Deiva Marina, Framura e Monterosso al Mare, Coniglia e Riomaggiore. Le Segreterie dei Sindacati dei Trasporti, Filt, Fit, Uilt, Fast, Orsa e Ugl hanno avviato le procedure per lo stato di agitazione. La situazione renderà difatti necessario il trasferimento dei lavoratori negli impianti delle due stazioni di Genova e in quella di Savona. Molti si vedranno costretti, per coprire il regolare turno di lavoro, a trascorrere lunghe ore fuori casa, a causa dell’assenza di treni che arrivino in tempo utile per il turno del mattino e tornino al termine del turno finale di lavoro verso le loro case. I Sindacati hanno denunciato che  “le chiusure peggioreranno le condizioni di agibilità, informazione e mantenimento di patrimonio e Comuni”.

Ultimo aggiornamento ore 17:33 del 24.10.05 | redazione
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