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NCA: riprendono le agitazioni dei lavoratori
Dopo la presentazione del piano industriale, insoddisfazione da parte di lavoratori, sindacati e istituzioni locali
Carrara -
Non è piaciuto proprio a nessuno il piano industriale presentato qualche giorno fa da Paolo Pietrogrande, Amministratore Delegato di NCA: un documento steso alla fine di un anno difficile, che avrebbe dovuto indicare, secondo lavoratori e dirigenti, la via della ripresa per il cantiere di Marina di Carrara. Ma il giudizio di lavoratori e sindacati in merito al piano è stato assolutamente negativo anche e non solo per quei 114 esubueri individuati da Pietrogrande: dopo un'attenta analisi del documento, a seguito delle consultazioni con le segreterie nazionali di CGIL, CISL e UIL e con le Istituzioni locali, questo pomeriggio nel corso dell'assemblea tenutasi nella sala mensa del cantiere, lavoratori e sindacati hanno infatti deciso di riprendere le agitazioni. “è un piano industriale che mira alla sopravvivenza e non al vero rilancio del cantiere” ha detto Paolo Marini, segretario della Camera del Lavoro di Massa Carrara nel suo intervento. Marini, esprimendo la posizione unitaria dei tre sindcati, si è inoltre soffermato sui “punti deboli” del documento: la scelta di una nicchia di produzione, quella delle chimichiere, dove c'è moltissima concorrenza e che non garantisce prospettive per il futuro; il mancato mantenimento degli accordi presi con il governo durante gli incontri di febbraio ed aprile, soprattutto per quanto riguarda la sinergia con Fincantieri; i tagli al personale, con un esubero di 114 unità e l'assenza totale di investimenti per il rilancio del cantiere. E proprio al termine dell'incontro con i sindacati, tenutosi nel corso della mattinata, anche i rappresentatni delle istituzioni locali hanno espersso un giudizio negativo sul documento «Si tratta di un piano industriale che non rispecchia gli impegni e gli accordi a suo tempo assunti da palazzo Chigi» hanno detto all'unisono il presidente della Provincia Osvaldo Angeli, il Sindaco di Carrara Giulio Conti e quello di Massa Fabrizio Neri «e che sembra pensare più al salvataggio che non al rilancio che avevamo richiesto» hanno concluso, sottolineando che di questa posizione sarebbe stato immediatamente messo al corrente l'onorevole Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Forti anche di questo consenso i lavoratori si sono riuniti oggi in assemblea per individuare le strategie per il futuro: dichiarato lo stato di agitazione, i dettagli e le forme di lotta saranno decise nei primi giorni della prossima settimana - forse già lunedì mattina nel corso dell'attivo dei delegati di FIOM, FIM e UIL a Palazzo ducale - mentre per il 20 settmbre è stato fissato il tavolo istituzionale provinciale convocato da Osvaldo Angeli. L'obbiettivo è quello di coinvolgere il territorio, portando all'attenzione del Governo e dell'opinione pubblica non solo la vertenza NCA ma anche la difficile situazione in cui versa l'industria apuana: non solo i cantieri quindi ma anche Nasa, Tirrena Macchine e le altre numerose fabbirche in crisi della provincia. |
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Ultimo aggiornamento ore
19:30 del 09.09.04 | redazione
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