Carrara -
La data del sette di novembre sarà decisiva per le sorti dell'azienda Cat: in quella data dovrà essere firmato il contratto di gara per il servizio di trasporto pubblico. Questo prevede oltre 700.000 Km in più, rispetto alla copertura precedente, da gestire con i lavoratori e i mezzi del Consorzio: dunque, e qui sta il problema più grave, gli impegni non possono non determinare un'ulteriore lievitare delle spese, che si aggiungono al notevole debito accumulato, circa 7 milioni di euro.
Secondo quanto riferito ai nostri microfoni da Francesco Bonotti, Segretario del Circolo di Rifondazione Comunista del Cat, il rischio della liquidazione e dell'entrata nel Consorzio Toscana Traporti è adesso ancora più tangibile, anche alla luce della nomina del nuovo Direttore Generale del Consiglio d'amministrazione, ritenuto vicino all'area amministrativa regionale. Questo, come molti lavoratori e privati cittadini hanno già messo in evidenza, aumenta anche la possibilità che, in futuro, lievitino ulteriormente i costi per le tariffe, peraltro quest'anno già rincarate di 50 euro a famiglia per gli autobus scolastici, mentre anche sul piano della qualità del servizio locale la situazione non può che peggiorare, soprattutto per le 250 famiglie dei dipendenti Cat. Come per Gaia Spa, insomma, l'entrata in un soggetto più ampio e dominato da realtà più significative potrebbe determinare un notevole peggioramento rispetto alle condizioni attuali. Bonotti ha inoltre ricordato quanto i debiti dell'azienda siano in buona parte responsabilità delle amministrazioni locali e dei debiti che queste hanno contratto con il Consorzio, a partire dal trasferimento dello scorso anno da Avenza di Carrara alla sede di via Catagnina e Massa. Ovviamente la condizione necessaria per invertire la direzione di smantellamento della gestione locale, oltre ad una razionalizzazione delle spese, passa attraverso le riunioni istituzionali di questi giorni (dal Consiglio comunale carrarese di lunedì scorso alla riunione, oggi in Provincia, tra Sindacati e Sindaci del comprensorio apuano) e alla disponibilità delle amministrazioni a intervenire economicamente sulle gravi carenze di bilancio del Cat. |