Accanto agli evidenti problemi societari, la neonata Gaia Spa nei mesi scorsi si è trovata davanti ad una violenta protesta anche da parte dei cittadini, che vedono la bufera di questi giorni sul Consiglio d'amministrazione di Gaia come una conferma sulla cattiva gestione del servizio idrico dell'Ato 1 della Toscana. Dopo due incontri con l'amministrazione carrarese il Comitato "Anti-Gaia" di Carrara, che nei mesi scorsi ha raccolto ben 11.000 firme tra i cittadini, ha stilato una serie di richieste e notifiche da sottopore all'attenzione della Giunta e del Consiglio comunale:1)Il Comitato richiede l'invio, da parte di Gaia Spa, di letturisti che verifichino il reale ammontare dei consumi domestici per famiglia.
2) Di seguito al punto 1) Gaia dovrebbe reinviare le bollette corrette con gli effettivi consumi.
3) Il Comitato ricorda agli amministratori e soci di Gaia che la Legge 36 (Legge Galli) nel suo spirito non da il compito di fissare gli aumenti tariffari quanto di razionalizzare le spese puntando casomai al ribasso delle stesse.
4) Si chiede di conoscere i criteri usati da Gaia Spa per stabilire i costi del consumo idrico per ogni cittadino.
5) Si chiede di conoscere i criteri di individuazione della seconda casa e quindi delle relative differenziazione in bolletta, visto che sono state riscontrati errori macroscopici proprio in questa materia, sopratutto dalle persone in affitto.
6) La cadenza dei pagamenti per la fornitura d'acqua risultava divisa secondo un sistema bimestrale o, al massimo, trimestrale. Il Comitato chiede dunque il ripristino immediato di
questa situazione, rispetto alle bollette semestrali proposte, senza alcuna ragione valida, da Gaia spa.
7) Se le città di Massa e quelle del comprensorio lucchese non dovessero dare la loro totale adesione alla gestione Gaia spa, il Comitato chiede al Sindaco Conti che anche il Comune di Carrara esca dal soggetto in questione.
8) In riferimento al quadro esposto nel punto 7) il Comitato propone l'azionariato pubblico cittadino, ovvero la partecipazione diretta degli abitanti del Comune di Carrara alle quoteazionarie di Amia. In questo modo, dunque, gli stessi cittadini diventerebbero gestori del servizio idrico del Comune di Carrara.
9) Il Comitato ha dato mandato ai suoi legali di verificare eventuali responsabilità pubbliche e private nella violazione della legge sulla privacy, ovvero del passaggio, senza mediazione e senza richiesta di assenso, dei dati personali, detenuti da Amia, direttamente a Gaia spa, compresi i riferimenti bancari di conto corrente.
10) Nessun cittadino o membro del Comitato ha mai affermato di non volere pagare le bollette contestate: il pagamento avverrà a seguito dei punti 1) e 2), ovvero dopo una lettura accurata dei consumi familiari e dopo il reinvio del bollettino riveduto e correto.