La Spezia -
Dopo l'annuncio dell'On. Gabriella Mondello (Forza Italia), secondo cui l'8 ottobre il Ministro degli Interni Scaiola avrebbe confermato, al salone Nautico di Genova, la presenza dei fondi necessari alla costruzione della prima Fremm, l'odissea per il finanziamento da parte italiana delle 10 fregate multimissione sembrava giunta al termine. Invece anche l'unica Fremm in programma dovrà aspettare: non c'è stato difatti nessun annuncio rassicurante e, anzi, il Ministro Scaiola ha ammesso una nuova “difficoltà a reperire il finanziamento”. La situazione ha ricominciato a precipitare quando, il 26 settembre scorso, nel Teatro Eliseo di Casarza Ligure, tutto era pronto per la firma del contratto, alla presenza dei Premier Berlusconi e Chirac. Il Primo Ministro italiano, assieme al responsabile dell'Economia Tremonti, all'ultimo momento ha chiesto però un rinvio, a causa di un non meglio precisato “problema tecnico”. La firma venne così annullata e poche ore dopo si è capito che i soldi, già stanziati con un emendamento di legge, erano improvvisamente spariti, e forse non ci sono mai stati. Si è così arrivati al fin troppo sicuro annuncio dell'On.Mondello, smentito da Scaiola due giorni fa, con un'ennesima perdita della credibilità e affidabilità internazionale dell'Italia. Forte la reazione del capogruppo della Margherita Egidio Banti: “La vicenda delle fregate militari Fremm e del loro mancato finanziamento da parte italiana è letteralmente scandalosa. Stupisce come, sia l’opinione pubblica che i mass media, non le prestino ormai neppure attenzione, forse perché siamo tutti sufficientemente rassegnati a questo genere di comportamenti. Eppure – ha concluso il capogruppo della Margherita - la vicenda è molto grave, a cominciare dal modo con cui si è manifestata la scorsa settimana.” Così tutto è tornato come un anno fa, in concomitanza della Finanziaria '05, con le proteste dello Stato Maggiore della Marina e la mobilitazione dei lavoratori. Questi ultimi, in seguito all'ulteriore fermo, vedono ora nuovamente in forse il proprio posto di lavoro, a partire da chi è occupato nel cantiere navale di Riva Trigoso, per arrivare al Muggiano della Spezia e a tutte le numerose aziende liguri collegate alla costruzione delle Fremm.
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