Genova -
Doveva essere Mario Placanica il protagonista assoluto della cinquantanovesima udienza del processo per devastazione e saccheggio al G8 genovese. L'ex carabiniere, che il 20 luglio del 2001 sparò e uccise Carlo Giuliani in Piazza Alimonda, si è invece avvalso della facoltà di non rispondere. Dopo alcune ore il consiglio del tribunale ha poi deliberato sul non accoglimento delle eccezioni della difesa, chiudendo quindi l'udienza. Nulla di fatto, dunque, per quanti speravano di sentire - per la prima volta in un luogo pubblico e non nelle stanze ovattate dei PM - la versione dei fatti dell'ex carabiniere, in relazione alla giornata del 20 luglio 2001. Il supporto legale degli accusati, pur non esprimendo un giudizio assoluto sulla scelta di Placanica e del suo avvocato, ha comunque indicato alcuni avvenimenti che potrebero rivelarsi significativi per capire la posizione dell'ex appuntato. Il 13 maggio, infatti, attraverso il suo legale, Placanica ha fatto sapere di voler presentarsi in aula e rispondere "a tutte le domande dei cento avvocati dei no global”, del pubblico ministero e del presidente del tribunale, mentre pochi giorni prima dell'udienza è stato presente ad un incontro di AN, accompagnato fra l'altro dall'ex Ministro Gasparri, anche se la voce di una sua potenziale candidatura non è né smentita, né confermata. |